CALTANISSETTA – Prima di Matteo Renzi ha parlato il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, durante l’incontro del premier con gli amministratori locali al centro polivalente “M. Abbate” di Caltanissetta. Il primo cittadino nisseno ha innanzitutto fatto riferimento alla voglia di lottare che anima molti sindaci siciliani, il desiderio di potere “fare i sindaci”.
“Benvenuto nel cuore della Sicilia, nell’isola dell’Isola. Da tempo abbiamo preso i remi e stiamo risalendo la corrente. Ci sono i sindaci di Enna e Agrigento. E’ importante perchè da due anni stiamo lavorando per costruire un sistema delle aree territoriali interne della Sicilia. Abbiamo la consapevolezza delle risorse, la filiera agroalimentare, la cultura, senza la quale non ci sarà crescita economica. Abbiamo bisogno, in questa logica, non di contributi a pioggia, che hanno generato il 50% di disoccupazione giovanile, ma che il Governo centrale creda alle aree interne della Sicilia, come un territorio che deve crescere come parte integrante della Sicilia. Per far questo il primo segnale che vorremmo è uno stop, come già chiesto dall’Anci, ai tagli degli enti locali soprattutto per gli investimenti” .
Non poteva mancare il riferimento da parte di Ruvolo alle ormai famigerate opere di coampensazione: “Abbiamo chiesto di rivedere, e l’ho detto anche al ministro Delrio, le misure delle compensazioni da Anas, pensate in modo illogico rispetto ai reali bisogni del territorio. Poi un investimento sulla viabilità interna, non ci può essere sviluppo senza una viabilità che conduce alla prossimità”.
Poi è stata la volta della legalità. “Infine, ma non è l’ultimo aspetto, la legalità. Non la legalità urlata o di facciata, di sigle, quello di cui abbiamo bisogno è la garanzia che a tutti venga concessa la stessa opportunità e per far questo è necessario che lo Stato sia presente e la Corte d’Appello è uno di questi aspetti importanti. Qui siamo tutti mobilitati in difesa della Corte d’Appello”.
Finale dedicato ai migranti ed al Sindaco Michele Abbate a cui è intitolato il centro che ha ospitato questo incontro.
“Caltanissetta è impegnata nell’accoglienza dei migranti, è in prima linea e ci aspettiamo anche un’attenzione in questo, perchè la popolazione si aspetta un segnale di riconoscimento”. “Caro presidente – ha concluso Ruvolo – oggi ci incontriamo in un centro culturale intitolato a Michele Abbate, un sindaco ucciso, per ricordare che un sindaco oggi è il front office dello Stato, se il Governo consente al sindaco di dare risposte alla città. È necessario che i cittadini acquistino fiducia nello Stato, per evitare che ricada sull’anti-stato che fino ad oggi non ha portato nulla di buono in questa terra”.