Microsoft è una delle più grandi case produttrici di software al mondo per fatturato, nonché una delle più grandi aziende d’informatica per capitalizzazione azionaria, superiore ai 700 miliardi di dollari nel 2017.
L’annuncio dell’ingresso di Microsoft of Corporation nella Linux Foundation non ha avuto riscontri positivi, ciò perchè microsoft, una delle più grandi case produttrici di software, è un’azienda nota per la sua lotta a favore del diritto d’autore e la protezione dei propri programmi, Linux è invece una fondazione no profit, che dalla nascita è devota allo sViluppo del Kernel Linux e di progetti open source. Più in generale Linux è il primo rappresentante del software cosiddetto “libero” (“freesoftware”, in inglese), ovvero quel software che viene distribuito con una licenza che ne permette non solo l’utilizzo da parte di chiunque ed in qualsiasi circostanza ma anche la modifica, la copia e l’analisi.
L’annuncio è arrivato nella giornata di mercoledì 16 novembre, quando Satya Nadella Ceo di microsoft incontra i programmatori alla Connect Conference di New York, dichiarando che l’ azienda fondata da Bill Gates è diventata un membro della Linux Foundation e non con una posizione qualunque ma, come membro platinum, ciò significa che verserà cinquecentomila dollari all’anno per l’avanzamento e lo sviluppo di progetti open source della Fondazione stessa.
Si parla dunque di una svolta che ha dell’incredibile, ma non proprio così incredibile per chi segue Microsoft. La società di Redmond infatti ha da tempo cambiato politica, puntando alla collaborazione con la nuova grande comunità che segue Linux, tante forze nuove che possono aiutarla ad affrontare le nuove sfide digirali in modo meno rigido e aziendalista.
Si tratta senza dubbio di una svolta radicale per la politica di Microsoft, Redmand, ha infatti optato per una collaborazione con Linux, della serie se non puoi battere il nemico alleati con lui.