Maltempo flagella l’Italia del Centro Nord: due morti a Ladispoli. Firenze, Arno in piena

Disagi e vittime per il maltempo nel centro Italia: l’Arno è in piena e vicino a Roma due persone sono morte, dopo una tromba d’aria.


LAZIO.
Due persone sarebbero rimaste uccise per l’ondata di maltempo nell’hinterland romano, a nord del litorale romano: sono un giovane straniero di circa 20 anni morto a Ladispoli e un uomo di 61 anni deceduto a Cesano vicino al lago di Bracciano. Il giovane è stato colpito da un cornicione mentre l’uomo è stato schiacciato da un albero.

Rimarrà chiusa oggi la scuola di via delle Pertucce a Tragliatella, nel nord del comune di Fiumicino, per le conseguenze del nubifragio. Sono caduti alcuni alberi e ci sono stati danni all’impianto elettrico della scuola. Inoltre, sono rimaste fino a tarda notte senza corrente molte abitazioni della zona di Pesce Luna, a Fiumicino, dopo che un fulmine ha centrato una cabina elettrica, incendiandola.

Una palazzina sventrata, case scoperchiate, e ballatoi crollati a Ladispoli a causa della tromba d’aria. Ci sono stati disagi anche alla stazione ferroviaria. Danneggiata la caserma dei carabinieri.

Persone ferite, tetti scoperchiati, alberi caduti e allagamenti sul litorale romano colpito dalla violenta tromba d’aria e da un nubifragio. Il 118 ha soccorso diversi feriti: cinque persone residenti in due palazzine danneggiate dalla tromba d’aria a Ladispoli non sarebbero in gravi condizioni. Mentre alcune persone dell’altro stabile hanno raggiunto l’ospedale con mezzi propri. A Cerveteri, sempre sul litorale laziale, invece, il forte vento ha infranto la vetrata di un ristorante e due persone sono rimaste lievemente ferite e trasportate dal 118 in ospedale. Colpita da un albero anche un’ambulanza a Ladispoli e un’auto a Fiumicino.

La tromba d’aria che si è abbattuta sul litorale romano rientra tra gli eventi che sono considerati “imprevedibili”: l’allerta meteo era prevista, ci si aspettavano abbondanti precipitazioni ma non un fenomeno così devastante, arrivato dal mare. E’ quanto si apprende dalla Protezione Civile della Regione Lazio. Nel pomeriggio, ricordano dalla Regione, era stata diramata un’allerta meteo che indicava un codice ‘arancione’ sull’Appennino di Rieti, Aniene e Bacino del Liri, segno che la perturbazione si sta spostando verso il sud del Lazio. La Protezione civile del Lazio invita dunque i cittadini di quell’area a spostarsi solo in casi di vera necessità. Nel frattempo circa cinquanta squadre sono al lavoro, in particolare per caduta tegole, allagamenti, caduta di alberi o di cornicioni. In queste ore la Protezione Civile della Regione, tra gli interventi a sostegno dei terremotati e questa ultima ondata di maltempo, sta vivendo momenti di grande impegno a 360 gradi.

Allagamenti, alberi caduti e molte chiamate di soccorso ai vigili del fuoco: anche la Capitale fa i conti con i danni dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla città nel pomeriggio. In diverse zone sono stati segnalati allagamenti e disagi per gli alberi caduti a causa del vento come sul lungotevere all’altezza di ponte Mazzini. Secondo quanto riferito dai vigili allagamenti sulla via Laurentina e sulla via Cristoforo Colombo e via Marmorata. Chiusa inoltre la via Ostiense, verso Piramide, nella corsia centrale. Allagamenti anche tra Portonaccio e la Tangenziale est e davanti alla Fao a piazza di Porta Capena.

“Anche se a distanza, siamo in contatto con la Protezione Civile per aggiornamenti. Al momento la situazione a Roma è monitorata”. Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, commenta da Cracovia – dove sta accompagnando gli studenti delle Capitale nel Viaggio della Memoria – il maltempo che si sta abbattendo in queste ore sulla Capitale. La capitale, nel pomeriggio, è stata colpita da un violento nubifragio.

TOSCANA. A Firenze, agli Uffizi, l’Arno alle 15,30 ha raggiunto quasi quattro metri di altezza superando così la prima soglia (tre metri). E’ stata invece superata la seconda soglia (5.50 metri) in località Nave a Rovezzano, dove da un’ora l’altezza dell’acqua ha raggiunto 5.65 metri. In seguito alle abbondanti piogge, a Firenze l’Arno è arrivato al livello della porta della società dei canottieri vicino al ponte Vecchio. Un’auto posteggiata sulla rampa d’accesso alla società dei canottieri a Ponte Vecchio è finita sotto acqua ed è stata recuperata dalla gru dei vigili del fuoco, con l’intervento anche dei sommozzatori.

Ad Arezzo è crollato un ponte sul torrente Gavardello, in seguito alle forti piogge cadute nella notte, e cinque famiglie sono rimaste isolate. Il ponte non ha retto all’impatto con la piena intorno alle 8 ed è sprofondato nelle acque vorticose.

Un nuovo avviso di criticità ‘arancione’, fino alle 16 di domani, lunedì 7 novembre, interesserà tutta l’asta dell’Arno e dell’Ombrone grossetano.

MARCHE. Le forti raffiche di vento hanno danneggiato la tensostruttura adibita a scuola dell’infanzia ad Arli di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), uno dei comuni del terremoto. ”Una parte della copertura è saltata – dice il sindaco Sante Stangoni -. Non bastava il sisma”. Lezioni sospese da domani ma si spera ”non oltre il 14 novembre”. Nella scuola ponte (quella in muratura è inagibile) vanno 135 bambini di asilo ed elementari. Una seconda struttura temporanea aprirà il 25 novembre nella frazione di Centrale.

”Con la pioggia di queste ultime ore rischiamo di perdere l’affresco della Madonna in Trono di Paolo Da Visso nel Palazzo dei Priori, il Municipio. Si è salvato per miracolo dal terremoto perché le capriate della sala comunale sono crollate all’indietro, ma il maltempo può distruggerlo”. A lanciare l’allarme è il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini: il paese è quasi tutto zona rossa, e fra i tesori d’arte in pericolo c’è anche il grande affresco di Paolo di Giovanni da Visso, pittore del 15mo secolo che ha lasciato opere nella Chiesa collegiata e nel palazzo del governo, ricostruito dopo un incendio nel 1477. ”L’affresco è importantissimo per la nostra comunità – spiega Pazzaglini -, e l’intervento di recupero si presenta difficile: ci vorrebbe un elicottero, ma il movimento delle pale solleverebbe sabbia e detriti che potrebbero danneggiare l’opera”.

UMBRIA
Completata in serata dai vigili del fuoco la protezione dalla pioggia della basilica di San Benedetto, semi-crollata nel sisma. Ora, una trama di grandi teli in plastica resistente impediscono all’acqua di danneggiare ulteriormente travi, muri superstiti e le opere all’interno. I teli sono stati fissati sulle architetture rimaste in piedi della basilica in modo tale da favorire più possibile il deflusso della pioggia, evitando i pesi di accumuli di acqua (il cosiddetto effetto-piscina) che rischiano di gravare sulle strutture, causando altri danni. Il maltempo, pur con qualche pausa, sta battendo dalla notte scorsa il ‘cratere’ del Centro Italia e ciò rende difficoltosi gli interventi programmati. La pioggia appesantisce le macerie e i muri pericolanti, mentre fuori dai centri abitati può contribuire a causare frane e smottamenti sulla viabilità rimasta percorribile.

SARDEGNA
Una tromba d’aria ha colpito il Nord Sardegna nelle prime ore del pomeriggio. Ad Alghero numerosi alberi sono stati sradicati e poi con il vento si sono schiantati su strade e case. La forza del vento ha attraversato la Nurra, provocato seri danni a Valledoria e Coda Rujna,lambito la zona di Nuchis, piccola frazione di Tempio Pausania dove è stata fatta evacuare l’abitazione di un’anziana.

A causa delle intense piogge che si sono abbattute nella notte ed all’alba sulla zona di Alghero che hanno causato vari danni e, nell’impossibilità di garantire il regolare svolgimento delle corse per l’impercorribilità della linea ferroviaria, i collegamenti Arst fra Alghero ed Olmedo sono stati sospesi da domani, lunedì 7 novembre, sino a nuovo avviso. L’azienda di trasporti Arst, per cercare di ridurre i disagi derivanti dalla soppressione delle corse, ha messo subito a disposizione dei passeggeri dei bus sostitutivi che faranno capolinea ad Alghero nel piazzale della stazione di Sant’Agostino e ad Olmedo nell’area antistante la stazione ferroviaria. (Fonte ansa.it)

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