Un percorso tra opere della fine dell’ottocento che si avvicinano al movimento artistico conosciuto come “Liberty” , che con altri nomi ha attraversato molti paesi europei, e lasciato tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento la sua impronta su tutte le arti. Un percorso tra le opere che occupano le varie sezioni della mostra –pittura, scultura, decorazione murale, architettura, arti decorative, illustrazione, incisione e manifesti – che evidenzia le due tendenze del Liberty italiano, il dibattito artistico che considera vera essenza del Liberty la linea fluente, floreale e decorativa, ed il recupero del modello critico della letteratura che identificava nel Liberty tutto ciò che era considerato moderno e di rottura.
Un immersione nella dimensione Liberty che lascia piacevolmente soddisfatti i visitatori.
Con la sua freschezza e con la dolcezza dei suoi tratti, l’Orfeo di Michele Tripisciano fa bella mostra di se tra importanti sculture del periodo ed ammirato dai numerosi visitatori.
L’opera che Tripisciano lasciò al Comune di Caltanissetta assieme a tutti i suoi “bozzetti” , opere prime custodite a Palazzo Moncada, dopo essere stata premiata al Museo di San Pietroburgo nel 1898, messa in mostra all’esposizione di Parigi nel 1899, dove rappresentò l’Italia, e ancora nel 1901 a Roma, nel 1902 alla Mostra internazionale di Barcellona e poi a Mosca, a Venezia e d infine a Monaco, viene dopo tempo inviata a Reggio Emilia a far bella mostra di se, a ricordare il suo autore e a far parlare della sua Caltanissetta e di Palazzo Moncada, dove ritornerà dopo il 14 febbraio del 2014.
Recentemente ha fatto visita alla mostra il Presidente della Pro Loco di Caltanissetta Giuseppe D’Antona