Sabato 12 novembre, all’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta si è svolto un triangolare di calcio “No al Bullismo, scendiamo in campo per l’integrazione” tra il Lions Club Caltanissetta, il Rotary Club ed i ragazzi dell’Istituto. Una giornata diversa che nonostante il grigiore mattutino del cielo ha regalato colori ricchi di emozioni. Abbiamo vissuto e vogliamo raccontare un pezzo di vita diverso, dentro un luogo che “iberna” la libertà, in cui i ragazzi scontano il prezzo dei loro errori. Già durante la mattinata, intorno alle 9, avevamo telefonato al “frizzante” ed eclettico Enzo Indorato (nella foto), responsabile degli educatori dell’I.P.M.; le ingombranti nubi e qualche goccia di pioggia accendevano il timore concreto che il torneo potesse “saltare”. Il quadro che disegna Enzo a telefono è cristallino: “Il torneo dovrebbe cominciare alle 10, i ragazzi già sono in pantaloncini e con il pallone tra i piedi, speriamo che il meteo non peggiori”. Invece sole fu e ci rechiamo in via Filippo Turati per essere partecipi, per raccontare dei sorrisi dietro ai cancelli ed alle sbarre, dove il sorriso è merce rara. Ci accoglie Maria Grazia Carneglia (nella foto) l’infaticabile direttore dell’I.P.M.: un moto perpetuo, una persona che trasforma il lavoro in “amorevole ossessione” come tutti quelli che lavorano in questo istituto, dove spesso l’occupazione professionale diventa una passione senza orario. In campo già lottano le squadre di Rotary e Lions: l’arbitro corre sbuffa e fischia. I ragazzi dell’Istituto nello spazio antistante il campo fremono: non vedo l’ora di giocare. Sembrerebbe quasi una normale giornata di sport, ma le altissime inferriate ricordano ‘pesantemente’ dove ci troviamo. Un pallone, due porte e tanto sudore: non mancano “le primavere” ed i capelli bianchi in alcuni dei “ragazzi vintage” di Lions e Rotary, ma non si tirano indietro. Ogni tanto ci scappa qualche calcio, basta una stretta di mano per ricomporre la situazione. In fondo i ragazzi dell’I.P.M. hanno bisogno di normalità: un fallo di gioco, è una metafora di normalità.
Per il Lions Club presenti: Augello Grazia, Costa Norma Ida, Cutrera Alberto, Giorgio e Antonio Sergio, Dibartolo Alessandra, Iannì Liborio Andrea, Maira Marco Giuseppe e Federico Aldo, Mannino Antonella, Melfa Gabriella, Pasqualino Ermanno, Pastorello Boris, Pernaci Calogero, Pignatone Marcella, Reale Guglielmo e Umberto, Scarantino Daniela, Vitale Michele, Vizzini Salvatore e Zaccaria Claudia.
Per il Rotary Club, presenti: Tedeschi Renato, Giuseppe, Giorgia e Elisabetta, La China Salvatore, Tornatore Fabio, Michele e Andrea, Di Prima Antonio, Assennato Fausto Luigi, Ribaudo Piero, Curcuruto Enrico Paolo, Asaro Ferdinando, Mandalà Michele, Cimino Valerio, Bordonaro Luigi, Granata Salvatore, Chiarelli Anna Maria, La China Daria e Laura, Leto Laura Grazia, Scarpulla Christabel, Sperlinga Daniela, Di prima Gaia e Cheope, Sciaulino Enrico, Urso Maria Gabriella, Romano Salvatore, Cavaleri Daniela, Falzone Maria Grazia, Montante Carmela e Curcuruto Francesco.
Nel video, interviste a Maria Grazia Carneglia, Salvatore La China e Marco Maira.