Grottarossa, impianto biometano. ENERSI: “Sedicenti comitati senza informazioni”

CALTANISSETTA – Luca Acquaroli, Director general & CEO ENERSI Energy S.A., ha inviato alla nostra testata una lettera in risposta alle affermazioni del comitato GrottaRossa sull’impianto di biometano di prossima costruzione. Di seguito il contenuto integrale della lettera.

Gentile Direttore leggo con rammarico sul suo autorevole giornale la presa di posizione di auto sedicenti comitati che esprimono pareri ispirati a nostro avviso ad una totale mancanza di informazioni in merito alla iniziativa in oggetto. Informazioni che saremo lieti poter trasmettere di persona e che auspichiamo possano in parte essere esaustive in questa sede.

Premetto che l’impianto che si intende realizzare a Grottarossa, è quanto di più avanzato in tema di trattamento di scarti organici da agricoltura e zootecnia e anche da organico domestico certificato all’origine (c.d.Forsu), nient’altro che gli scarti del cibo che dalle nostre tavole finisce nel secchio dell’immondizia.

Non ci saranno immissioni di alcun tipo in atmosfera men che meno odori ne combustione alcuna, da qui contesto fermamente l’erronea affermazione riportata che cita “con grave pregiudizio sia alle colture che agli stessi abitanti”. 

Preciso che la società che ha intenzione di costruire l’impianto è una società agricola, innovativa e tecnologica che ha come primo scopo, proprio nel sito individuato, la produzione di fertilizzanti certificati per agricoltura biologica ad uso delle produzioni IGP locali e solo come processo di sistema il recupero del bio metano e della anidride carbonica. 

Fertilizzanti che potrebbero veramente ben fare per il territorio nisseno perché naturali, biologici e sostitutivi pienamente dei chimici, questi ultimi sì lesivi della salute dei cittadini, degli operatori e dei terreni trattati, senza considerare la possibilità di certificare le proprie colture come biologiche con evidenti ricadute economiche per le aziende agricole.

Contrariamente a quanto immagina il comitato, l’impianto darà un impulso al settore agricolo del territorio sia in biologico che convenzionale valorizzando le colture specializzate IGP, immettendo sul mercato locale fertilizzante biologico certificato a costi più bassi utilizzabile anche, congiuntamente alla Co2, per produzioni agricole avanzate ed innovative come la idroponica, non per ultimo il biometano che sostituirà nel prossimo futuro gli attuali combustibili utilizzati dai mezzi agricoli.

Nel territorio del centro Sicilia è molto sviluppata la coltivazione degli ulivi riconosciuti dalla Comunità Europea con il marchio IGP Sicilia; i frantoi hanno il grosso problema dello smaltimento della sansa e delle acque di processo, l’impianto risolverà dette problematiche, molti frantoi hanno manifestato il loro interesse all’iniziativa così come molte Amministrazioni Comunali.

Il progetto agricolo di “economia circolare” con spiccata componente etica, è stato considerato lodevole da parte della Fondazione Intesa per l’innovazione del terzo settore.

Mi permetto di aggiungere che sarebbe motivo di lustro ed occasione di orgoglio la realizzazione di una iniziativa di portata nazionale proprio nel territorio nisseno nel pieno rispetto delle persone dei territori e delle leggi.

Luca Acquaroli

View Comments

  • Rispondo con piacere al Sig. Acquaroli e con rammarico a Marcello. Al primo dico che non è una bella presentazione quella che ha fatto tramite la Sua missiva offendendo (poi mi spiega cosa significa auto-sedicenti!!) tante persone, tanti lavoratori e tanti imprenditori agricoli che con tanta passione e penso anche buon senso si sono schierati contro una persona come Lei che è convinta di poter venire a fare business nella nostra terra con questa arroganza, questa mancanza di rispetto e devo dire anche e (soprattutto) con tanta confusione in merito alla tecnologia che mette in campo nel settore di cui Lei a quanto pare dovrebbe essere un esperto. Mi piacerebbe sapere quanti impianti ha fatto con la Sua società Enersì nel settore del biogas/biometano trattando scarti agricoli/Forsu e qualora ne avesse già realizzati, quanti di questo genere ne ha allocati in delle aree agricole facendoli passare per impianti agricoli. Per ora mi voglio fermare qui. Andando al caro Marcello, ho parlato di rammarico perché penso sia triste schierarsi in questo modo contro i propri conterranei facendo appello ai soliti luoghi comuni che ci vedono relegati ad un immobilismo e ad una sempre più consapevolezza di non riuscire a cavare un ragno dal buco dal nostro territorio. Beh caro Marcello non è così, con tutta franchezza Le posso dire che non ha letto il comunicato del Comitato, che con estrema chiarezza spiega le ragioni della sua opposizione che sono rivolte non all'innovazione del biometano, ma al fatto che questa opera venga realizzata in un'area agricola e venga soprattutto spacciata per un impianto agricolo. Le consiglio in primis di andarsi a leggere la normativa che regola il trattamento della FORSU (152/06), considerata in Italia un rifiuto e non una biomassa ed in secundis di evitare di essere cosi sarcastico di fronte a delle tematiche così delicate di cui Lei, da quello che leggo nel Suo messaggio, non è competente.

    • Gentilissimo sig "difendiamo grottarossa" purtroppo per lei sul settore sono, al contrario, molto competente, ma non era mia intenzione entrare nel merito ed esplicitare le mie competenze; quello che mi interessava rendere chiaro, e che lei senza accorgersene ha confermato nella sua replica, è che nel ns territorio senza chiedere "permesso" come appunto da lei evidenziato, nessuno si metta in testa di venire a produrre reddito!!! Guardi a me basta questo per continuare a sostenere che chiunque voglia fare reddito o vuole produrre farà bene a tenersi lontano da Caltanisseta in particolare e dalla sicilia in generale. MA PER VENIRE A FARE BUSINESS NELLA NOSTRA TERRA SI DEVE CHIEDERE PERMESSO??? MA PERMESSO A CHI?? A DON....A ZI......A CHI???
      Fermi siamo e fermi resteremo, si fidi e non ne faccia un fatto campanilistico, che mentre noi accusiamo di arroganza qualcuno in altre regioni fanno passi da gigante in tutti i settori.
      Però su una cosa le do ragione e faccio un torto all'interlocutore di Enersi.
      La componente di concime organico che si produce da un impianto come quello previsto, nell'economia dello stesso è di secondaria importanza , non foss'altro perché tale produzione altro non è che uno scarto di lavorazione, magari prezioso, ma sempre scarto. Quello che Enersi vuole fare , legittimamente si intenda, è produrre biometano è tale produzione garantisce incentivi e utili importanti che rendono l'investimento economicamente molto conveniente con un pay back fantastico!!!
      in questo caso quindi bastava essere più sinceri e non esaltare le secondarie produzioni di concime organico rispetto a quello che davvero si vuole produrre che è, appunto, il bio metano.
      Tutto lecito, legittimo, normalissimo, ma in un paese normale, dove per realizzare qualcosa non si deve chiedere permesso a nessuno, ma soltanto rispettare norme e leggi e dove fare profitto non è una colpa, ma semmai, un merito.
      Cordialmente

      • Mi scusi Sig. Marcello può cortesemente indicarmi chi gestisce il Sistema Idrico Integrato a CL e in tutta la nostra provincia? Può indicarmi chi gestisce il servizio di gestione dei rifiuti a CL e in tutta la nostra provincia? Ma cosa sta dicendo? Se ne rende conto che quel che dice non corrisponde a verita'? Questo impianto trattera' dei rifiuti e non ha senso autorizzarlo in una delle aree agricole più importanti della Sicilia. Ben vengano queste tecnologie, ben vengano imprenditori/investitori, ma tutto cio' senza creare problemi a nessuno.

        • Ecco già cosi va meglio, non è una questione di tecnologia o di tipologie di produzioni, ma semmai è una questione di ubicazione.
          E' su queste basi che si deve ragionare, cioè sull'opportunità di insediare quest'impianto su quel territorio o se è il caso di valutare altri siti. ogni soggetto deve portare le sue ragioni , con spirito costruttivo e propositivo nell'ottica che ogni investimento privato fatto nel rispetto delle leggi e delle norme è, comunque, il benvenuto.

  • Caro amico, Lei nemmeno immagina in che casino si è messo! Lei è nella terra del non fare e Caltanissetta e dintorni né sono l'essenza pura. Lei è nella città dove chi fa o cerca di fare viene annientato dall'invidia e dall'ignoranza , lei è nella terra dove la parola profitto è una parolaccia!
    Si fermi finché è in tempo , vada altrove , vada ad investire dalla Toscana in su e la avrà successo e sarà il benvenuto.
    Qua oltre ai comitati (incompetenti e ignoranti) , se continua, il gioco si farà più duro: inizieranno a tempestare di lettere anonime la Procura, i carabinieri, la Guardia di finanza, la questura, i Pompieri e il corpo forestale e non si fermeranno sino a quando la sua iniziativa non sarà completamente annientata!
    Mi spiace ma è quello che accadrà . Spero di esserle stato utile.

Condividi