Enna: celebrazione della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei carabinieri

ENNA – Alle ore 11.00 di lunedì 21 novembre, ad Enna, presso il Santuario di Montesalvo, si è svolta la Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, celebrata dal Parroco Fra’ Salvatore Frasca.

L’evento, al quale hanno preso parte il Prefetto di Enna, Rita Leonardi, il Vicario Generale della Curia, Don Antonino Rivoli, Augusto Francesco Rio, sostituto Procuratore della Repubblica e gli altri vertici istituzionali civili e mlitari della città, nonché rappresentanti dell’Arma in servizio ed in congedo e delle altre Associazioni combattentistiche e d’arma, viene normalmente commemorato ogni 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della presentazione di Maria Vergine al tempio, coincidente al contempo con l’anniversario della conclusione della battaglia di “Culqualber”, fatto d’armi che ebbe luogo dal 6 agosto al 21 novembre del 1941 in Africa orientale, nel corso del quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò, immolandosi quasi interamente, nella strenua difesa, protrattasi come detto per oltre tre mesi, del caposaldo di Culqualber, parola in amarico che significa “passo delle euforbie”; tale evento bellico, condotto a contenimento dell’avanzata britannica, fece meritare ai Carabinieri mobilitati, non solo la presentazione delle armi, termine con cui è noto l’atto formale di ossequio che il vincitore tributa all’avversario, schierando i reparti in armi al passaggio degli antagonisti sopravvissuti, ma valse altresì alla Bandiera dell’Arma, la seconda Medaglia d’Oro al Valore militare, con la seguente motivazione:

«Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.

Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma».

Dal 1996, con la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, si commemora anche la “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti.

Come ha ricordato, nella sua prolusione, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Enna, T. Colonnello Paolo Puntel, nell’Arma, il culto della Virgo Fidelis iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale, allorquando Sua Santità Pio XII, l’11 novembre 1949, indicò ai Carabinieri, nella Vergine Fedele, la loro Santa Protettrice, da celebrarsi il giorno ventuno del mese di novembre, in ricordo, sia della suprema consacrazione della Vergine Maria a Dio, sia della bellissima pagina di dignità, eroismo e amor di Patria scritta da quel Battaglione di Carabinieri, che appena otto anni prima, in Africa Orientale, andò incontro alla morte, per tenere alto l’onore degli italiani.

Al termine della celebrazione, allietata dal coro “Beato G. de Angelis” della Parrocchia cittadina di San Bartolomeo, è stata data lettura della commovente Preghiera del Carabiniere.

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