Salute

Delia, sindaco: ordinanza vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili

Redazione

Delia, sindaco: ordinanza vieta l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili

Dom, 06/11/2016 - 11:22

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acqua-non-potabileDELIA – Il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, ha emanato ieri, 3 novembre, un’ordinanza, contingibile e urgente, la n. 37, che vieta di utilizzare per scopi potabili l’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico e ne limita l’uso per i soli scopi domestici e civili. Il sindaco disporrà la fine del divieto con una successiva ordinanza.

L’ordinanza di divieto è stata fatta per “eliminare – si legge nel provvedimento – il potenziale pericolo dell’uso potabile dell’acqua distribuita dall’acquedotto civico”. Il divieto è stato esteso anche ai titolari di pubblici esercizi e ai gestori di servizi di ristorazione di comunità.

“Ho dovuto prendere questa decisione – ha dichiarato il sindaco Gianfilippo Bancheri – in seguito alla nota del 30 ottobre 2016 del Dipartimento di Prevenzione Igiene Pubblica presidio Sanitario di Delia, che ha rilevato sui prelievi di acqua parametri microbiologici non conformi alla norma (D. Lgs. 31/01). Anche Siciliacque S.p.A. ha comunicato un analogo risultato, ottenuto dall’analisi dei campioni prelevati il 31 ottobre”.

Il provvedimento urgente del sindaco che ha validità fino a quando non saranno eliminate le cause d’inquinamento e verrà ripristinata la conformità dei parametri di potabilità delle acque. L’ordinanza stabilisce anche che la Società Caltaqua – Acque di Caltanissetta S.p.A. e la Società Siciliana Acque S.P.A. devono monitorare, in collaborazione con il laboratorio di Sanità Pubblica di Caltanissetta ed il Distretto Sanitario di Delia, lo stato di inquinamento dell’acqua distribuita, con l’obbligo di comunicare tempestivamente al Comune la cessazione delle condizioni di rischio.

Intanto Caltaqua in una nota inviata oggi al sindaco fa sapere di avere “attivato un servizio di fornitura di acqua potabile mediante autobotte che sarà mantenuto fino all’eventuale revoca dell’ordinanza sindacale” n.37.