Caltanissetta, violentarono ripetutamente studentessa nissena: cinque nigeriani rinviati a giudizio

CALTANISSETTA – Sequestro di persona, riduzione schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Questi sono i reati di cui saranno chiamati a rispondere cinque nigeriani che, secondo l’accusa, sequestrarono e violentarono ripetutamente per cinque giorni una studentessa nissena. Sul banco degli imputati Cross Agbai, 35 anni, Majesty Wibo, 32 anni, Amaize Ojeomkhhi, 28 anni, Lucky Okosodo, 24 anni e Lawrence Ko Oboh, 41 anni, rinviati a giudizio dal Gup di Caltanissetta, Francesco Lauricella. Il processo al via il 13 febbraio davanti alla Corte d’Assise del capoluogo nisseno.

Le indagini, nel novembre 2015, presero avvio dal racconto della vittima, una studentessa universitaria ventenne, che si recò presso la Tenenza dei carabinieri di San Cataldo, accompagnata dai genitori. La ragazza disse che si era recata ad una festa in un casolare di campagna di Caltanissetta. Dopo aver bevuto perse i sensi risvegliandosi la mattina seguente senza i propri vestiti, in un letto di una casa fatiscente del centro storico di Caltanissetta, abitata da nigeriani. La giovane nissena, nel prosieguo della testimonianza, affermò che gli aguzzini, dopo averla privata di vestiti e cellulare, la violentarono ripetutamente dopo averla drogata, oltre a “venderla” ad altri stranieri per ulteriori abusi sessuali. Solo dopo cinque giorni riuscì a fuggire approfittando della momentanea distrazione dei sequestratori che non la lasciavano mai sola.

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