CALTANISSETTA – Grazie alle immagini di una telecamera di sicurezza la Polizia di Stato ha posto fine alla carriera criminale del “killer degli sportelli” capace di danneggiare in due giorni ben undici tra vetture ed autocarri. Il responsabile è un pregiudicato nisseno che è stato denunciato per il reato di danneggiamento continuato.
L’uomo ha agito tra il 19 e il 21 novembre scorso, le auto danneggiate si trovavano parcheggiate lungo le vie Lombardia, Sallemi, Val D’Aosta e Lazio; incastrato dalle telecamere di videosorveglianza. Tra sabato e lunedì scorso gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti hanno effettuato diversi interventi, a seguito di richieste pervenute su linea di emergenza 113, poiché nelle vie Lombardia, Sallemi, Val D’Aosta e Lazio del Capoluogo, in diversi momenti, erano stati segnalati diversi danneggiamenti ad autovetture in sosta. In particolare erano state danneggiate 11 autovetture e autocarri. La sera di sabato una Mercedes e due autocarri erano stati danneggiati in via Lombardia (con rotture degli specchietti e dei finestrini). Nel pomeriggio di lunedì erano stati rotti i finestrini di una Fiat Panda in Via Sallemi. Nel corso della serata, invece, in Via Val D’Aosta erano stati rotti i finestrini di una Citroen C3, di una Peugeot 207, di una Toyota Aigo, di una Dacia Duster e di una Fiat Panda; in via Lazio erano stati i rotti i finestrini di una Fiat Punto e di una Peugeot 107. Tutti i proprietari dei suddetti mezzi avevano formalizzato querela in Questura. Alla luce dei predetti danneggiamenti seriali i poliziotti della Sezione Volanti, diretti dal Commissario Capo dr Alessandro D’Arrigo, acquisivano diverse riprese da impianti di videosorveglianza posizionati nei pressi delle vie dove si erano verificati i danneggiamenti e, dalla visione delle stesse, notavano un pregiudicato nisseno, noto ai poliziotti, che con un oggetto acuminato colpiva le auto in sosta danneggiandole. Mercoledì l’uomo era condotto in Questura dove ammetteva le proprie responsabilità, consegnando spontaneamente un cacciavite posto sotto sequestro, ed era denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di danneggiamento continuato.
