Riguardano prevalentemente il cambiamento di destinazione di uso di alcuni locali e miglioramenti in generale per una loro più efficiente utilizzazione.
La perizia di variante dovrà essere ora approvata dal provveditorato alle opere pubbliche che ha competenza specifica e che ha già approvato il progetto generale.
Nell’attesa dell’approvazione della variante, i lavori sono stati sospesi e si aspetta il pronunciamento del provveditorato alle opere pubbliche per riprenderli. Si allungano così i tempi per la realizzazione dell’ampliamento del palagiustizia che sono stati già prorogati altre tre volte.
I lavori sono stati avviati nel marzo 2013 e avrebbero dovuto durare 32 mesi, per essere completati entro il 7 novembre 2015. Ma il termine non è stato rispettato e sono state già concesse tre proroghe. Si aggiunge da ultimo la sospensione per la variante, per cui il ritardo è già di un anno che si allungherà ancora dal momento che il completamento delle opere è ancora lontano.
Il grosso, comunque, è già stato fatto, ma restano da effettuare le rifiniture interne, la realizzazione dei servizi e la collocazione degli infissi, nonché il prospetto esterno che era stato appena iniziato quando i lavori sono stati sospesi. Il prospetto sarà realizzato con mattoni di Sabucina ma riguarda la parte esterna dell’edificio e non è interessato dalla perizia di variante che è per opere interne. Conseguentemente, e presumibilmente, avrebbe potuto forse essere proseguito anche perché richiede almeno 4-5 mesi di tempo per la sua realizzazione.
A questo punto appare difficile capire quando la nuova ala di ampliamento del palazzo di giustizia potrà essere completata. Da un calcolo molto approssimativo sembrerebbe che potrebbe essere ultimata entro 8 mesi dalla ripresa dei lavori che non si sa, però, quando avverrà.
I lavori sono stati finanziati dal ministero della giustizia per l’importo di 8 milioni 250.000 euro e sono stati aggiudicati al Consorzio Co.Ro.Im di Roma che ha offerto il ribasso del 41,73 % sulla somma a base d’asta. Ma successivamente c’è stato il subentro di altre ditte. (Fonte lasicilia.it)