A supporto di quanto richiesto dal gruppo consiliare di ICS con l’interrogazione presentata il 14 ottobre 2016 (Azioni amministrative per la istituzione dell’Albo delle associazioni propedeutico all’attivazione delle Consulte) e a seguito del Consiglio Comunale celebratosi il 20 ottobre. A metà del mandato della Giunta Ruvolo e dei rappresentanti eletti in Consiglio comunale, superato l’ostacolo di una mozione di sfiducia priva di elementi tecnico-giuridici di inadempienze gravi a carico del Sindaco, occorre comprendere qual è lo stato dell’arte della rivoluzione civica che aveva sancito in modo chiaro, da gran parte di tutti gli schieramenti in campo, la necessità di un maggiore coinvolgimento dei cittadini nella gestione politico-amministrativa della res publica. Il periodo attuale, pieno di difficoltà economiche, incertezze e squilibri sino a pochi anni fa inimmaginabili, rende oggettivamente più complesso innescare, nell’ambito dell’azione politico amministrativa, quel cambiamento di modus operandi necessario per ripensare il nostro modello ideale di comunità. Uno dei prodotti più eclatanti di questa condizione è la profonda incrinatura del “patto fiduciario” tra cittadini ed istituzioni. Nessuno di noi, amministratori o semplici cittadini, è immune da responsabilità e ognuno ha il dovere di domandarsi il perché di questa situazione, non da indignati né da rassegnati, ma da cittadini propositivi che hanno a cuore un modello relazionale virtuoso. Urge allora definire con atti amministrativi concreti quei luoghi – fisici e giuridici – nei quali il confronto tra cittadini e amministratori possa essere libero dagli schematismi partitici per poter strutturare un pensiero politico inteso nel più alto significato del termine. La vera rivoluzione non consiste nel rompere o nel distruggere, ma nell’immettere nella società e nella politica uno spirito nuovo, che ridia dignità all’uomo come cittadino ed elettore, con forme di partecipazione nuove almeno per Caltanissetta, ma altrove sperimentate efficacemente già da anni. L’idea originaria del Polo Civico, mirante a creare spazi di condivisione, di informazione, di crescita, di dialogo, non deve essere solo una finalità dell’alleanza che governa la città, ma patrimonio comune di tutte le componenti rappresentative che, a loro stesso danno, affermano di disprezzare il civismo, escludendo così i loro stessi elettori dalla possibilità di compiere percorsi di cittadinanza oltre che di claque. Con rammarico si deve constatare che ancora giace inevasa in I Commissione consiliare, dopo più di un anno dalla sua trasmissione, la delibera di Giunta sugli strumenti della partecipazione. E’ bene ribadire che presidente della I Commissione è il consigliere Licata che, eletto con la lista PER nell’ambito di “Alleanza per la Città” a sostegno della Giunta Ruvolo, senza rossore oggi è all’opposizione da Segretario provinciale di Sicilia Futura e continua indebitamente a mantenere la sua posizione di capogruppo in consiglio comunale della lista PER, oltre che appunto la predetta presidenza di commissione, unitamente alla consigliera Talluto, pontificando sulla coerenza e sulle inadempienze degli altri. Aver asserito nell’ultima seduta di consiglio che il Programma dell’Amministrazione «è nato morto», è lapsus che denuncia il ruolo da “cavallo di Troia” che i due Consiglieri, figli di una politica anacronistica, per quanto furba, hanno incarnato sin dall’inizio. Per onestà intellettuale si potrebbero sfruttare gli strumenti dello Statuto vigente, per dare la possibilità ai cittadini di orientare le scelte della politica che sugli stessi cittadini ricadono. Da qui le motivazioni della interrogazione consiliare. Inoltre proprio per questo motivo, le intemperanze della platea al Consiglio di giovedì, sono legittime se fondate su una volontà di protagonismo che non si fermi sulla soglia dello scontro politico di parte o, peggio ancora , sugli interessi personali. Il nuovo corso della Giunta Ruvolo e delle rappresentanze in Consiglio comunale, di governo ma non solo, determinerà un cambiamento di mentalità e metodo solo se saprà valorizzare il rapporto tra amministrazione pubblica e cittadini, rifuggendo dall’individualismo di chi pensa di utilizzare le istituzioni a proprio vantaggio personale, e costruendo un clima di fiducia che superi la sfiducia reciproca che spesso causa il rallentamento o l’involuzione dei processi.
Il Coordinamento del Polo Civico – Cives 3.0
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La cosa simpatica sta nel Fatto che la Talluto in 2 anni e mezzo non ha emesso una sillaba. Fa Tutto Licata!
ma Ormai sono una Coppia come Raimondo e Sandra!!!!!!
Si potrebbe fare una Soap.......Casa Licata.....Regia di Salvatore Cardinale!!!
Nel condomino Ruvolo tutto a posto, invece?
Ogni riunione di condominio a discutere degli abusivi sì o abusivi no in casa UDC? In casa PD invece c'è sempre baccano e i rumori molesti disturbano il condominio. Le scale del condominio sono sporche di sangue amico, il condomino La Rocca cerca disperatamene di consegnare lo sfratto ad inquilini che non rispettano il regolamento condominiale, il tesoriere Campione non riesce a far quadrare il bilancio per togliere le erbacce al campetto di tennis e l'amministratore non consente di giocare le partite ai parenti venuti da lontano. Nel condominio si sentono ancora le urla di chi è stato spostato dall'attico alla portineria, la povera professoressa ha dovuto spostare le sudate carte dall'ampio salone al tavolino della portineria, al freddo delle intemperie e con la stufetta sotto il bancone d'ingresso; l'elegante pizzetto con pochette al seguito ha ormai abbandonato il condominio, troppo litigioso ed affollato di affittuari equivoci; molti locali dello stabile sono vuoti e le poche voci rimbombano con furia e prepotenza.
L'ascensore va su e giù tra i piani: l'amministratore cerca un accordo tra gli inquilini per rinnovare la facciata, ma c'è chi non paga e i conti non tornano.
Nel condominio di fronte lo stabile Ruvolo, all'opposto della strada, un altro condominio (più popoloso) strepita ed incalza per lo sfratto del condominio Ruvolo, ma il PD e compagni innalzano barricate di carta e non lasciano passare nessuno.
La portinaia accademica annota tutto e, confusa e stordita dal fragore della battaglia, scrive il diario di guerra ed il generale Ruvolo sorride ed approva.
Dietro di loro non si accorgono del fumo e delle macerie della città; ma l'accademica e lo scienziato son contenti e ripetono che tutto presto cambierà.
Dopo battaglie, mozioni, barricate, comunicati ed altro..... niente di nuovo sul fronte nisseno.
Per quanto ne sa lei la consigliera Talluto non ha parlato in Consiglio comunale. Il suo giudizio superficiale fa capire quanto lei, caro Fracchia, sia informato dell'attività consiliare, delle commissioni e delle azioni specificamente politiche e non. Anche altri fanno registrare pochi interventi. Alcuni consiglieri anche troppi. Bisogna vedere l'efficacia e l'effetto della loro azione politica. Caro Fracchia, facci bene i compiti...
Dopo il terzo sbadiglio -dovuti alla lettura del comunicato civico - voglio contribuire con un commento personale.
Ho assistito al Consiglio comunale ( quello per la sfiducia al sindaco) e ho ascoltato la risposta di Licata al consigliere La Cocca (?) sulla delibera della Giunta sulla partecipazione: ho capito che tale delibera (o regolamento) contrasta con lo Statuto del Comune di Caltanissetta e sarebbe necessaria una serie di aggiustamenti a tale delibera, a meno che non si voglia cambiare lo Statuto della Città (inimmaginabile). Licata lo ha detto con passione, quasi con rabbia ed ho capito che tale delibera giace da un anno perché deve essere modellata per farla rientrare nel regolamento statutario della nostra Città. A quel punto il consigliere del Polo La Cocca (o la Rocca?) non ha potuto replicare.
Nel comunicato pubblicato oggi, invece, il Polo accusa Licata di volere ritardare l'approvazione di tale delibera, per vendetta! A me non pare. E siccome ho sentito la risposta del consigliere Licata - e nessun civico ha controbattuto - mi pare che non ci sia affatto vendetta o incapacità da parte di Licata. Anzi!
M'è sembrato disposto a lavorare per approvare il regolamento civico.
Quindi l'astio, il veleno, l'invidia è tutta vostra e del Sindaco che dirige ed orchestra tale campagna diffamatoria.
Siccome continuo a sbadigliare pure mentre scrivo, faccio una domanda: ma perché Licata e Talluto vi fanno così tanta antipatia? Perché, invece, non impegnate le vostre menti altrove? Per esempio a spronare gli Uffici comunali, a svegliare gli imboscati ed a far lavorare gli RMI?
Altra domanda: perché non firmate con nome e cognome i comunicati?
Come me: Cicillo Piccillo
Ho provato un senso alto di compassione per chi ha scritto questo comunicato, perché riporta accuse a due dei consiglieri comunali più stimati e fattivi di questa città.
Se gli si deve fare un torto, si può dire che sono stati troppo spontanei a sostenere Ruvolo durante la campagna elettorale, ma se Ruvolo all’indomani della sua elezione si è trasformato in un “demone della politica” che colpa ne hanno loro; quello che dovevano fare è proprio quello che hanno fatto: abbandonare la politica nefasta del Sindaco e provare a contrastare la sua azione dannosa per la città di Caltanissetta.
I cittadini che seguono i consiglieri Licata e Talluto non sono marionette, come vorrebbe far credere il manovratore che guida chi scrive i comunicati del Polo, e non applaudono a comando; lo fanno perché soddisfatti del coraggio dimostrato dai due consiglieri nel dire le cose in faccia al Sindaco e in pubblico.
Cosa diversa ha dimostrato l’estensore del comunicato e il suo mentore, i quali, non potendo reggere il confronto, si trincerano dietro ai comunicati.
Per ultimo, rivolgo ai due stimati consiglieri l’invito di informare i cittadini nisseni di quali interessi personali parla l’estensore del comunicato: della lista PER (intesa come di proprietà del Sindaco, nella stessa maniera che ha inteso la città e i loro cittadini), del fatto che il capogruppo parla chiaramente in consiglio comunale (e quindi è necessario un bavaglio), o cosa altro? Aspettiamo un vostro comunicato stampa o un chiarimento in occasione del prossimo consiglio comunale.
però per portare i voti erano...cronistici
Con tutte le magagne della città che la Giunta Ruvolo deve affrontare, è allucinante leggere questo comunicato.
Ruvolo è l'unico sindaco nisseno ad essere stato sottoposto ad una mozione di sfiducia; il gradimento della città per il suo governo è al minimo storico; ha dovuto licenziare la prima Giunta e farne un'altra politica (consentendo ad alcuni candidati del Polo - che hanno avuto 4 voti alle elezioni - di diventare consiglieri al posto degli Assessori civici); la città non ha avuto uno spettacolo in estate ma al Margherita c'è il grande Modi Ovadia; la villa comunale è piena di spacciatori e di prostitute; i cani scorrazzano a branchi; il Bilancio preventivo della città deve ancora essere presentato (a novembre); la Polizia Municipale è allo sbando; gli Uffici comunali sono confusi; i campi sportivi sono impraticabili per la sporcizia e le erbacce - ma abbiamo un campo di bocce da 90.000 euro; le scuole materne, elementari e medie non hanno avuto all'apertura delle lezioni gli assistenti all'igiene per gli alunni disabili ed invalidi (grazie Assessore); e via dicendo.
E il Polo che fa? Impiega tempo ed energia per rimproverare Licata e Talluto? Di cosa? Licata di essere il capogruppo PER (che è 'sto PER?) e di sfruttare il Polo per fare il presidente di commissione!
Cattivo, cattivo, Licata. Cattivo perché fa un buon lavoro, evidentemente! Dovrebbe prendere il cattivo esempio da altri, perché fa sfigurare.
E Talluto? Cattiva, cattiva a prescindere.
Eppure i due cattivoni hanno sempre espresso la volontà di partecipare con il Sindaco per il bene della città.
Ma il Sindaco non li vuole, e si capisce da questo comunicato scellerato: scellerato perché politicamente pone delle barriere e non dei ponti per il dialogo; scellerato perché si fonda su motivazioni che non interessano alla città, solo - semmai - a chi ha inchiostro da sprecare ed al buon La Rocca che ogni tanto in Consiglio comunale - da milite fedele - obbedisce ai generali del Polo e ripete, come un mantra nauseabondo, la favola dello sfruttamento del logo PER da parte dei consiglieri sopraccitati.
Quanta pazienza abbiamo noi nisseni nel sopportare questo Sindaco, i suoi lacchè, i comunicati civici.
La pazienza ha però un limite.
Un caro saluto alla professoressa, all'avvocato ed al dottore che devono pur impegnarsi nel produrre simili baggiani comunicati.