Nel corso dei lavori sarà esaminata la situazione relativa all’attuale servizio di raccolta dei rifiuti per ogni comune della provincia e insieme si valuteranno le possibili azioni per l’incremento della Raccolta Differenziata, comprese le azioni sui contratti in corso e sui nuovi affidamenti.
Durante le riunioni in particolare, si verificherà: lo stato di redazione, approvazione, appalto dei Piani di Intervento ARO e del Piano d’ambito;
e verifica dei progressi in atto;
I Sindaci, o gli assessori delegati, confermeranno i nominativi dei responsabili del servizio di igiene urbana e del monitoraggio dei dati al fine di organizzare una rete di monitoraggio della Raccolta Differenziata che comunicherà costantemente con questo Ufficio Speciale.
“Considerata la notevole distanza dagli obiettivi normativi di RD (65%), a cui tutte le SRR ed i Comuni sono comunque obbligati, – spiega l’ing. Salvo Cocina, Capo dell’Ufficio Speciale Raccolta Differenziata – si valuteranno tutte le azioni possibili comprese quelle più difficoltose ancora non intraprese.Appare chiaro che le prime azioni utili competono alle SRR, agli ARO e agli UREGA e riguardano l’accelerazione delle procedure di gara in corso e da avviare sulla base dei Piani d’intervento ARO già trasmessi all’UREGA (entro il 15 luglio) e l’accelerazione delle procedure relative alla revisione/redazione, approvazione ed appalto dei Piani di Ambito delle SRR. Nelle more delle aggiudicazioni dei Piani d’Intervento e di Ambito e dell’avvio materiale del nuovo servizio di R.D., considerato che, a secondo dei casi, potrebbero essere necessari per l’espletamento di tali procedure ordinarie numerosissimi mesi, i comuni dovranno urgentemente realizzare, ove non già fatto, quanto già previsto nella O.P.R.S. n.5 ed adeguarsi, comunque, alla normativa vigente per innalzare i livelli di differenziata nel più breve tempo possibile”.
In considerazione del grave ritardo nel quale imperversa il setttore della differenziata non appare infatti più ammissibile perseverare con affidamenti, in corso o nuovi, che non conseguano concretamente tali obiettivi di RD né, tantomeno, appare legittimo rinnovare o prorogare i suddetti affidamenti aventi obiettivi contrattuali non rispondenti a quelli di legge. Le ordinanze contingibili ed urgenti ex art.191 D.Lgs. n.152/2066 o ex art.50 o 54 T.U.E.L. dovrebbero essere correttamente utilizzate nei casi previsti e generare rapporti aventi oggetto del contratto conforme a legge. E’ acclarato, infine, che, specie in Sicilia, la raccolta differenziata “stradale” non consente una effettiva differenziazione dei rifiuti in quanto consegue percentuali di RD, al più, del 10-15% e pertanto non risponde alle finalità della legge. La raccolta “porta a porta”, invece, intercetta una frazione differenziata molto maggiore e prossima ai limiti di legge; conseguentemente sono da ritenersi illegittimi tutti i contratti (affidati in vigenza della normativa sul 65% di RD) che prevedono sistemi di raccolta che non consentano, concretamente, il conseguimento di tali obiettivi di RD.