(di don SALVATORE CALLARI) Non mi meraviglierei se i ben pensanti devoti, i puri di cuore e di mente, i delicati di coscienza, troveranno aspra l’espressione. Specialmente, se con ingenua leggerezza, si volessero trarre delle conseguenze ritenute logiche e consequenziali e dire : dunque Gesù ha dato scandalo ? Resisto e rispondo : Sì ! Lo ha detto Lui stesso. Nel vangelo è detto tante volte : “ e si scandalizzavano di Lui” E Gesù ai discepoli : “voi tutti patirete scandalo a causa mia “
Dunque ? Gesù era occasione di scandalo. Ma non è inopportuna la precisazione: secondo gli uomini è scandalo offrire occasione di peccato, incitamento al male, per Gesù il “ suo scandalo” era compiere dei gesti che portavano la salvezza ma non erano accettati e ben compresi dal popolo, e in particolar modo dai suoi avversari. Uno scandalo evidente e clamoroso fu l’avere voluto incontrare Zaccheo, essere andato a casa, sua e consumare con lui il pranzo. Cosa inaudita ! Entrare nella casa di un peccatore, e del calibro di Zaccheo, capo dei pubblicani, cioè capo dei peccatori per principio. L’episodio vuole illustrare, ancora una volta, la misericordiosa volontà del Signore, di offrire, a tutti la salvezza, senza distinzioni di nazionalità, di colore, di condizioni sociali. Bisogna rileggere attentamente il brano del vangelo di Luca, al capitolo 19 per godere del gustosissimo episodio: Zaccheo vuole vedere Gesù, Gesù sta cercando proprio lui e dall’incontro, ecco la grande svolta nella vita di Zaccheo, il peccatore, che rinnega il male fatto, si converte e lo ripara: “ Darò quattro volte di più di quanto ho defraudato” Ed è bellissima, pure, la pagina della Sapienza, della prima lettura della messa di oggi, che mette in risalto il misericordioso e sollecito intervento di Dio verso tutti gli uomini. E’ di fortissima suggestione la considerazione dell’autore della Sapienza: “Dio ha compassione di tutti.. Dio non guarda ai peccati degli uomini,… in vista del pentimento” Quanta bontà nell’agire di Dio che, in anticipo, ricolmo di tenerezza,offre il suo perdono, “ in vista del pentimento”. Dio vive, per cosi dire, la trepida attesa del pentimento dell’uomo e accetta come garanzia, il proposito del pentimento e la conversione. Altrettanto grondante di misericordia è l’espressione : “ Dio castiga poco alla volta i colpevoli e li ammonisce perché rinneghino la malvagità”. Altro che giudice rigoroso e inflessibile ! è Lui che chiede agli uomini di ritornare sulla retta via, offrendo la salvezza, per godere dell’affetto dei suoi figli che va richiamando e stimolando con un castigo a piccole dosi, per delicatezza, per farli ravvedere e “tornare a Lui con cuore sincero” . E’ assai importante l’affermazione di Gesù che “ha scandalizzato” con la sua generosità magnanimità : “ Oggi la salvezza è entrata in questa casa”. Non possiamo attenderci di meglio, e beati noi, se questa dichiarazione di Gesù, si trasformerà, al momento giusto, del gran giorno, in “ Venite benedetti dal Padre mio “ .
