Salute

Le ricette del sesso, ora il medico di base cura anche la coppia

Redazione

Le ricette del sesso, ora il medico di base cura anche la coppia

Mer, 05/10/2016 - 23:06

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Non piu’ solo visite e ricette contro malanni di stagione o malattie croniche. D’ora in avanti dal medico di famiglia si potra’ andare anche per confidare e risolvere i propri problemi sessuali. Dal Congresso nazionale della Fimmg, Chia Laguna (Cagliari), i medici di famiglia annunciano nuove iniziative di formazione medica sui disturbi sessuali, che coinvolge anche societa’ scientifiche che si occupano di disturbi sessuali.

Inoltre, i medici lanciano l’allarme: “attenzione a non trascurare la disfunzione erettile; puo’ essere il campanello d’allarme che anticipa anche di 5 anni l’insorgenza di problemi cardiovascolari seri, come ictus e infarto”.”Gia’ oggi solo i corsi organizzati dalla Fimmg hanno consentito ogni anno di formare alla soluzione di queste problematiche ben 30mila medici e con l’apporto della Siams contiamo ora di raggiungere l’intera platea”, ha detto Donatella Alesso, che nel sindacato coordina le iniziative a favore del medico della sessualita’. Quelle che dovrebbero spingere a rompere il tabu’ che oggi fa tenere alla larga dai dottori larga parte di quei 16 milioni di italiani, meta’ uomini e meta’ donne, che vivono non serenamente la propria vita sessuale. In 4 milioni per via dell’eiaculazione precoce, secondo gli esperti, ai quali si sommano 3 milioni di maschi per la disfunzione erettile e 4 milioni e mezzo di donne che soffrono di anorgasmia (assenza di orgasmo), solo per citare i problemi piu’ diffusi.

Nella maggior parte dei casi disturbi che sarebbero facilmente curabili se solo ci si decidesse ad affrontarli. Da un’indagine del Pfizer Global Study il 21 per cento degli uomini e il 31 per cento delle donne ha dichiarato di aver avuto almeno uno dei 7 disturbi considerati campanello d’allarme sull’insorgenza di problemi sessuali. Ma meno di un quarto degli uomini e circa il 35 per cento delle donne hanno deciso di ricorrere a un medico. “Anche se – ha spiegato Alesso – con noi medici di famiglia le cose vanno un po’ meglio per via del rapporto di fiducia e confidenzialita’ che spesso si instaura con i nostri pazienti. Per questo stiamo puntando molto sulla formazione e sulla comunicazione per spingere gli italiani a superare le forti reticenze a rivolgersi almeno in prima battuta al proprio medico di fiducia”. (AGI)