La targa a Nino Caltagirone nel 22° anniversario della morte. Dal centro campo il volo dei palloncini

MUSSOMELI – Il suo ricordo è incancellabile. 22 anni fa, sgomento, smarrimento, incredulità e lacrime dei tifosi della squadra rosso blu per la prematura e fulminea dipartita del “gigante Buono”, caduto in quello stadio comunale che tanto aveva amato e che la passione per il calcio aveva costituito la sua ragion d’essere. Fu un infausto giorno, quel 9 ottobre del 1994, quando un improvviso malore, durante la partita di calcio, stroncò la giovinezza dell’esuberante Nino Caltagirone, che aveva tanta voglia di vivere e che, invece, accasciandosi su quel privilegiato lembo di terra non ha potuto più rialzarsi. 22 anni sono trascorsi, e tutte le circostanze, per la squadra del Mussomeli, sono propizie per ricordare “il gigante buono” , la sua mitezza d’animo, la sua amabilità sportiva, il suo forte attaccamento alla Squadra e i veri valori dell’amicizia. E proprio, ieri domenica, giornata di partita del Mussomeli con la Folgore allo stadio comunale a lui intitolato, è stata l’occasione, prima dell’inizio della partita, di consegnare una targa ai familiari di Nino, nelle mani della mamma, con la seguente scritta: “Hai lottato, gagliardo, con il destino che ti ha battuto di rigore. Ricorderemo, ammirati, il tuo sorriso difesa ultima, vana, della vita”. Giocatori schierati al centro campo, dunque, con i familiari di Nino e la dirigenza della squadra rossoblu, mentre diversi colorati palloncini hanno spiccato il volo verso il cielo accompagnati dal forte applauso dei tifosi, esplosi in una testimonianza di affetto nel ricordo di Nino che continua ad essere idealmente presente in mezzo a loro a sostenere la squadra del cuore. 22 anni di ricordi del “gigante buono” che continua a vegliare dall’alto. La nipote Zina Falzone, presente assieme alla nonna, allo stadio, così ha commentato la partita di ieri pomeriggio_” E’ stata una partita molto forte e toccante”. (video di Enzo Barba)

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