CALTANISSETTA – Moni Ovadia sarà lo scrittore ospite e protagonista di “Sicilia dunque penso” nell’incontro di mercoledì 19 ottobre con inizio alle 18 nella sede del Consorzio universitario di corso Vittorio Emanuele. Ovadia parlerà del suo ultimo libro “Il coniglio Hitler e il cilindro del demagogo”, “un racconto civile per riflettere, ora con severità ora con il sorriso, sull’identità del nostro tempo, un vibrante esercizio di pace e indipendenza di pensiero”. Ma certo Ovadia non parlerà soltanto di questo, essendo personaggio eclettico: scrittore, musicista, attore, regista, e a Caltanissetta l’anno scorso e quest’anno direttore artistico e protagonista egli stesso della stagione teatrale promossa dal Comune. Ed è, Ovadia, pienamente consonante, per impegno culturale e civile, con il tema “Esercizi di libertà”, proposto in questa terza edizione di “Sicilia dunque penso”. Il festival promosso da un gruppo di appassionati nisseni di libri e di letture, ha vissuto alla fine della scorsa settimana le giornate più intense, con gli incontri con scrittori, mostre, letture, foto. “L’edizione di quest’anno – commenta la prof. Marcella Natale – è stata dedicata alle scuole superiori, e i giovani e i loro insegnanti sono stati i protagonisti assoluti dei tre giorni. C’è stata una sinergia tra il comitato Librariamente, la libreria Ubik e gli insegnanti: già in primavera gli incontri e le discussioni con i docenti responsabili delle biblioteche scolastiche (e non solo) di tutte le scuole superiori della città e del liceo classico di Mazzarino. Ci siamo confrontati, abbiamo lavorato insieme. Ci siamo sentiti parte di un percorso unico e condiviso, tutti partecipi in egual misura. Abbiamo superato i confini delle scuole e il progetto gradualmente ha preso forma. Noi avevamo proposto il tema della dignità, invece poi siamo arrivati agli ”Esercizi di libertà”, perché gli insegnanti ci hanno detto che era un tema più vicino ai giovani, ed era vero. Dopo il grande lavoro degli insegnanti nelle scuole, le performances dei giovani: è stato davvero emozionante vedere tutti gli studenti impegnati con serietà e grande orgoglio. Ognuno si è espresso secondo la propria età, le proprie passioni – i più piccoli hanno cantato, alcuni hanno suonato, altri hanno letto, ci sono state magliette create per l’occasione, video, disegni, sculture, anche piccole performance teatrali. Tutto rigorosamente ”in libertà”. C’è stata una buona partecipazione anche nel pomeriggio, molti gli studenti che hanno seguito gli incontri con gli autori. Successo anche per Libri Liberi, libri in dono e in scambio, e per la maratona fotografica”.
Realizzato con pochissimi mezzi e sostanzialmente in autofinanziamento, “Sicilia dunque penso” propone alla città un’idea aperta e un’occasione di relazioni culturali che va oltre il calendario dei giorni clou; altri incontri, dopo quello con Moni Ovadia, sono previsti tra breve tempo.