Più o meno in corrispondenza con il quarantennale del primo incontro di una delle band più famose della storia del rock, uscirà “Songs of Experience”, seguito ideale di quel “Songs of Innocence” che tante polemiche ha suscitato per la decisione di renderlo disponibile gratuitamente a 500 mila utenti di i-Tunes. E proprio per questo nuovo album, e in particolare per il singolo che lo anticiperà, Bono e compagni sono tornati a collaborare con Steve Lillywhite lo storico produttore dei primi album, “Boy”, “October”, “War”, figura chiave nella definizione del sound della band. A marzo 2017 partirà il nuovo tour mondiale.
E’ una storia lunga quella degli U2, un gruppo partito dal nulla, in un’Irlanda ancora straziata dai “troubles”, il conflitto tra lealisti e repubblicani, un Paese che allora poteva solo sognare il benessere raggiunto oggi. A rileggere oggi il percorso che ha portato quei quattro adolescenti riuniti in cucina a diventare icone globali emerge in modo ancora più chiaro come gli U2 siano stati capaci di seguire, assecondare e, talvolta, anticipare, l’evoluzione stessa del mondo. I loro esordi sono chiaramente legati a un’estetica Punk-New Wave e alla rabbia di un mondo ancora analogico.
La loro progressione creativa è impressionante e, di fatto, corre parallela all’evoluzione tecnologica della società globalizzata. “War”, “The Joshua Tree”, “Achtung Baby” sono tra gli album più belli degli ultimi decenni di rock, i loro set live, da classiche performance infuocate si sono via via evoluti in spettacolari kolossal tecnologici che hanno radicalmente cambiato i concetti di messa in scena dei concerti rock.