PALERMO – Con l’evento finale svoltosi a Palermo il 13 settembre 2016, presso la sede del C.N.R. – Istituto di Biomedicina ed Immunologia Molecolare “Alberto Monroy” di Palermo, si è concluso il progetto V.E.De.R. (Valorisation Energétique Des Résidus), finanziato dal Programma IEVP – CP (Instrument Europeen de Voisinage et de Partenariat – Cooperazione Transfrontaliera) Italia – Tunisia 2007/2013.
Il progetto che ha visto la partecipazione di 8 partner (4 italiani e 4 tunisini), tra in quali il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta – Settore Sviluppo Economico, mirava alla valorizzazione energetica del biogas ottenuto da biomasse di rifiuti urbani, residui agricoli ed industriali con tecnologie ad elevata efficienza energetica e alla sensibilizzazione degli operatori del settore al fine di mettere a punto una filiera produttiva per la produzione di biogas derivante da biomasse di residui, agricoli e zootecnici.
In linea con le più recenti normative e direttive europee in materia di uso razionale ed efficiente delle risorse e sul trattamento ai fini della produzione di energia dei residui e scarti della produzione animale e in agricoltura, il progetto ha avuto inizio il 20 Febbraio 2013 e si concluderà ufficialmente il 30 Settembre 2016.
Tra gli output realizzati vanno citati:
- Analisi dello stato attuale della produzione di rifiuti prodotti nel territorio nisseno e tunisino con caratterizzazione merceologica e analisi delle relative caratteristiche chimico–fisiche, al fine di individuarne le potenzialità di recupero energetico dai processi di combustione;
- Definizione delle tipologie di rifiuti da biomassa prodotte: stima delle relative quantità attualmente prodotte nei territori transfrontalieri coinvolti e realizzazione di un database geo-riferito;
- Progettazione di un impianto pilota per la produzione di biogas da biomasse finalizzata alla cogenerazione;
- Sensibilizzazione degli attori tecnici ed economici per la gestione efficace della filiera dei rifiuti e per lo sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili;
- Definizione di protocolli di efficienza energetica in conformità alla norma ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia;
- Definizione di sistemi di gestione ambientale, conformi alle norme della serie ISO 14001, alla filiera di gestione delle biomasse;
- Definizione di protocolli sperimentali pilota per il controllo dei processi anaerobici;
- Isolamento ed eventuale caratterizzazione dei microrganismi responsabili dei processi anaerobici;
- Applicazione della metodologia della Life Cycle Assessment (LCA) per la valutazione degli impatti energetico-ambientali connessi alle diverse tipologie di biomasse utilizzate per la produzione di biogas e redazione dell’Ecoprofilo di un impianto di biodigestione e cogenerazione.
(Nella foto, il gruppo di lavoro durante la conferenza finale a Palermo il 13 settembre 2016)