Paralimpiadi, 100 metri: oro a Martina Caironi e bronzo alla gelese Monica Contrafatto

Questa volta Chef Rubio, il cuoco di Casa Italia qui a Rio non la scampa. Dovrà mantenere la promessa fatta a Martina prima dei Giochi e cantarle una canzone. Una canzone che profuma tremendamente d’oro quello che Martina Caironi (a destra nella foto) ha conquistato nello stadio olimpico a chiusura di un quadrienno magico per la 27enne di Bergamo, trasferitasi a Bologna. Anche i suoi capelli azzurri le hanno portato bene: le aveva fatti per la cerimonia d’apertura dove le avevano affidato il tricolore da portare davanti alla delegazione italiana. Mai scelta più azzeccata: Martina dopo l’argento nel lungo con il record italiano ha portato a casa il 10° oro di questa spedizione italiana. Il secondo consecutivo nei 100 dopo quello di Londra quattro anni fa. Solo che allora era la neofita, adesso si tratta della donna più veloce del mondo nella categoria T 42-43 (ha una amputazione sopra il ginocchio ricordo di un pirata della strada che l’aveva investita in motorino). Dopo un record paralimpico (14”82) stabilito in batteria in mattinata: Martina si è ripetuta in finale confermando quanto fatto in questi 4 anni: due vittorie agli Europei, due ai Mondiali. E il record del mondo stabilito meno di un anno fa a Doha, con 14”61. Ma la festa azzurra in finale è stata doppia perché al terzo posto dietro al 14”97 di Martina c’è stato anche il bronzo della gelese Monica Contrafatto. Bersagliere dell’esercito, colpita da un mortaio in Afghanistan, 4 anni fa era in ospedale che guardava Martina vincere a Londra. Si è ispirata a lei e adesso era sul podio di Rio con 15”30 dietro alla tedesca Low. Una grande Italia ancora una volta: 9a nel medagliere, 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi… (di Gianluca Pasini, fonte gazzetta.it)

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