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Nel solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Redazione

Nel solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Lun, 19/09/2016 - 00:01

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padre-salvatore-callariIL SIGNORE LO GIURA : ….. NON DIMENTICHERO’ MAI ! ….
Se si partecipa alla messa della domenica, quella di oggi, la 25° del cosiddetto tempo ordinario, non può sfuggire, ( se si sta attenti ) l’imperioso cipiglio del profeta Amos, nella prima lettura : “ Ascoltate questo, voi che calpestate il popolo.. E poi la ferma volontà di rispondere , di reagire contro lo scorretto comportamento dei signori ricchi e prepotenti che opprimono la povera gente: Il Signore lo giura:” non dimenticherò mai le loro opere “. Questa lettura si affianca a quella del Vangelo e , tutte e due, ci danno , in maniera incisiva, una chiara lezione sulla ricchezza. Non è nuovo, per il Vangelo, questo insegnamento. Ma questa volta la liturgia ha qualcosa di “ sospetto” forse di “ enigmatico” o la forza di scuotere energicamente le coscienze in modo inconsueto. Nella prima lettura sembra che Dio vorrà vendicarsi, e invece, vuol richiamare alla correttezza, perché Lui, giudicherà con giustizia. Gli uomini di affari si astengono, nel giorno di sabato, dall’ “operare” perché è proibito dalla legge. Che delicatezza di coscienza! O quanta ipocrisia ! Aspettano il giorno dopo per rubare, imbrogliare, sfruttare il povero, camuffando pesi e misure, e tuttavia mettendo a tacere la propria coscienza. Tanta malizia non può sfuggire al Signore! E anche la lettura del Vangelo, lascia qualche imbarazzo. L’amministratore dell’azienda, che ha truffato per una vita intera viene licenziato dal padrone. Per assicurarsi il futuro, continua , come ha sempre fatto a truffare e con abile disonestà e scorrettezza, trova il sistema di garantirsi il sostentamento dell’avvenire, facendosi accogliere dai suoi clienti a cui abbona largamente i debiti a danno del suo padrone. Gesù loda quel “disonesto”che per raggiungere i suoi scopi, ha trovato la maniera concreta e sicura per potere stare tranquillo. E dove sta il rischio di un equivoco ? Gesù non loda la disonestà ma l’accortezza, la furbizia, l’intelligenza. I figli delle tenebre sono bravi ad operare per raggiungere il loro fine, servendosi anche di modi peccaminosi. Perché i figli della luce non dimostrano interesse, entusiasmo, amore per il fine più importante, anzi essenziale, della vita che è la salvezza eterna ? Ecco il gran male dei figli della Chiesa, anche dei buoni cristiani, essere freddi, tiepidi, indifferenti. Ma il Signore è venuto per accendere nei cuori il fuoco dello Spirito Santo, per farci diventare “operatori” di bene, annunciatori, divulgatori creativi e ardimentosi, della bellezza del Vangelo, con la propria vita, con l’esempio che coinvolge i fratelli nel cammino della virtù e della santità.