MUSSOMELI – Torna a farsi sentire il “Comitato Madrice”, coordinato da Tonino Lo Bello, Mario diufrancesco e Rino Genco. Lo fa attraverso un comunicato stampa in cui si eviudenzia l’attuale situazione del quartiere: “A seguito di riunioni svolte negli ultimi 8 mesi con l’amministrazione comunale, sia in parrocchia, sia in comune e slogan mediatici da parte degli amministratori, ben poco ad oggi è stato fatto di ciò che era stato calendarizzato di comune accordo. In particolare, tra gli impegni presi a breve periodo la pulizia e bonifica dei terrazzamenti sottostanti i bastioni a nord di terravecchia, di fronte l’anfiteatro comunale, cui lavori sono stati lasciati incompleti. Da riconoscere il ripristino del calendario di ritiro dei rifiuti, seppur la manutenzione delle strade e la pulizia soprattutto nel piazzale antistante la Chiesa Madre versa ancora in condizioni non consone ad accogliere turisti, fedeli e residenti, per non parlare delle stradine di Terravecchia lasciate al buio nonostante le diverse segnalazioni dei cittadini stessi, problema quest ultimo legato alla sicurezza dei luoghi e delle persone, al contrario tra le cose fatte l’installazione della segnaletica stradale all’imbocco di Via Barcellona e l’istallazione di telecamere di sicurezza nelle strade di accesso del quartiere anche se non monitorate adeguatamente nel momento in cui si sono verificati atti vandalici o di abbandono di rifiuti al fine di individuarne i responsabili; per non parlare: della mancata derattizzazione e disinfestazione; la minima messa in sicurezza della viabilità delle vie di fuga e la mancata messa in sicurezza provvisoria della strada sopra il costone roccioso dell’annivina. – Infine i tre, appellandosi all’amministrazione – si chiede che vengano rispettati gli impegni presi da entrambi le parti nelle riunioni precedenti, da parte nostra c’è , e c’è stata sempre la massima apertura alla collaborazione fattiva e teniamo a ricordare che i servizi dovuti sono pagati omogeneamente da tutte le zone di Mussomeli, pertanto seppur comprensibile il momento di difficoltà del Comune, gli stessi devono essere erogati in maniera uguale.”.
