CALTANISSETTA – La mancata firma di Adriana Ricotta (appartenente all’UDC ufficiale), che siede nei banchi di opposizione, alla mozione di sfiducia ha generato una ridda di voci e rumors. La Ricotta, tramite un post su facebook, è andata giù molto dura, definendo i partecipanti al civico consesso come populisti. Tra le righe, è di facile lettura il “messaggio” inviato ai sedici firmatari della mozione di sfiducia: lei ritiene che in consiglio non si possano raggiungere i venti voti necessari per determinare la fine dell’era Ruvolo e quindi ritiene la presentazione della mozione di sfiducia un atto di demagogia e populismo. Per spiegare dettagliatamente il motivo della sua mancata firma ha redatto un post che riportiamo di seguito integralmente.
IL MIO PENSIERO SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA. Per sfiduciare il Sindaco servono 20 voti in Consiglio, certamente non mancherà il mio voto, nello stesso tempo, voglio precisare che le dimissioni di numero 16 Consiglieri comporterebbe lo scioglimento del Consiglio e dell’amministrazione, pertanto, invito i firmatari della mozione, di rassegnare le dimissioni, unitamente alla scrivente. Penso che sia l’unico modo di capire chi ama CALTANISSETTA e ritiene l’esperienza Ruvolo conclusa e chi, esclusivamente per demagogia e populismo, firma una mozione con la certezza che i 20 voti non ci saranno. Adriana Ricotta.