“Predicare odio, tentando di mascherarlo con l’ironia, non produce mai risultati positivi per alcuno: eccita gli animi, arma le mani dei meno stabili, non offre alcun contributo al ristabilimento di un clima civile nel Paese”, avverte l’Ordine dei giornalisti, che sottolineato: “Se da parte di giornalisti ci sono comportamenti ritenuti lesivi dei diritti del Movimento e dei suoi militanti esistono strumenti che consentono di richiamare al rispetto dei doveri deontologici. L’Ordine ha dimostrato di saperlo e volerlo fare, quando e’ stato diffuso un video che ipotizzava cose non vere a carico di Virginia Raggi e, ancora, quando si innesco’ una polemica sulla condizioni igieniche di Roma, diffondendo foto di altri momenti e realta’. L’Ordine non si sottrarra’ ad esercitare il suo dovere, davanti a casi specifici che verranno segnalati. Ma non puo’ accettare, ricordando quali frutti la predicazione dell’odio ha prodotto in passato, che si continui ad alimentare un clima che non giova ad alcuno. L’avvocato Caleca – continua la nota – ha avuto l’incarico di prendere contatto con le Forze dell’Ordine e con la magistratura perche’, con l’ausilio dei filmati e delle registrazioni, vengano identificati tutti i responsabili dell’accaduto e i loro istigatori, nei confronti dei quali verranno avviate azioni legali in sede penale e civile”.