Normalizzare il settore rifiuti con lo stop alle proroghe, programmare la cura del verde pubblico, monitorare gli investimenti del settore idrico e tenere i rapporti con il “riottoso” consiglio comunale. Ecco le sfide per il nuovo assessore e vicesindaco della giunta Ruvolo.
Classe 1983, Vito Margherita, vicesindaco di Caltanissetta, ha assunto deleghe importanti e delicate, legate all’attualità politica. Ambiente, rifiuti, rapporti con il consiglio comunale, acqua e verde pubblico cittadino. Con una laurea in medicina e una specializzazione in corso in igiene pubblica e medicina preventiva a Catania, Margherita ha accettato l’ingresso in Giunta. Un ritorno a Palazzo del Carmine dopo la parentesi in Consiglio comunale dal 2009 al 2014.
Assessore Margherita, partiamo dalla raccolta differenziata. Qualcuno ha storto il naso quando si è incominciato a parlare di “obbligo”, controlli e multe. Era l’unico modo per porre seriamente la questione?
“L’obbligo nasce dall’emergenza, stiamo facendo la differenziata a costo zero. È vero che per avere un ottimo sistema bisogna fare investimenti mentre noi la facciamo per adesso a coso zero e non ci aspettiamo miracoli. Mi sono insediato l’1 agosto e solo adesso abbiamo avuto i dati ufficiali che mostrano un incremento della differenziata dal 7,5 al 10%. È un piccolo passo e si può fare di più, ma non siano certamente al livello di quei sistemi di raccolta che ti danno percentuali alte. Queste cose però sono previste nel nuovo piano e daranno i frutti. La campana di comunicazione intanto era necessaria. Il nostro sistema è semplice e valorizza l’uso delle isole già esistenti al momento. L’ordinanza della regione prevedeva che la differenziata aumentasse del 3% entro agosto e un altro 3% entro novembre. Ma non è un risultato facile, a meno che non sei attrezzato, e sono convinto che tanti comuni non riusciranno a raggiungere questi incrementi. Siamo in un periodo in cui le discariche sono stracolme, il 90% dei rifiuti viene conferito in discarica in Sicilia ed è giusto che si inizi a investire per conferire meno in discarica, riutilizzare i materiali post consumo. Stiamo cercando di adeguarci”.
E sulle multe ai trasgressori?
“Bisogna essere consequenziali, il Comune non vuole fare cassa con i verbali di multe ai cittadini. Quindi bisogna prima spiegare e informare. Essere aperti ai suggerimenti di chiunque. Abbiamo messo manifesti, spot TV, brochure inviate direttamente ai cittadini e abbiamo incontrato i comitati di quartiere. A Balate-Pinzelli c’era una sala strapiena, concessa dalla parrocchia San Marco. È questa la parte bella della politica: ascoltare e andare incontro alle richieste dei cittadini. Bisogna girare per la città e incontrare i comitati di quartiere, realtà bellissima che non tutte le città hanno. Con i verbali non vogliamo arricchire il Comune e i controlli sui cassonetti infatti non sono iniziati. Abbiamo convocato una conferenza di servizi in cui pianificare le modalità delle verifiche. Prima stiamo verificando i posti dove la differenziata porta a porta è prevista come Santa Barbara. All’inizio c’è stato un exploit, poi è diminuita e vorremmo capire perchè. È importante fare dei controlli sul deposito incondizionato di rifiuti ingombranti e abbiamo installato le telecamere dopo aver fatto una mappatura. Questa situazione non è più tollerabile”.
Sugli ingombranti c’è stata un po’ di polemica. L’ordinanza dice che si possono lasciare il giovedì sera accanto i cassonetti. Nelle brochure si parla solo del Ccr di contrada Cammarella.
“Basta girare la città per vedere che vi sono rifiuti ingombranti ovunque per le strade. Abbiamo il centro comunale di raccolta che abbiamo potenziato con il personale e che sta raccogliendo sempre più iscrizioni, la città capisce che è giusto fare la differenziata. Gli ingombranti si possono conferire il giovedì sera vicino i cassonetti. È però più complicato se invece troviamo eternit, che non è più rimovibile da Caltambiente. La campagna di comunicazione in poche pagine deve descrive come fare la differenziata e quindi entra in gioco l’indirizzo politico. È vero che si possono lasciare il giovedì accanto i cassonetti però se io devo veicolare un messaggio devo invitare a utilizzare il centro di raccolta”.
Si è parlato molto di termovalorizzatori, con un’ipotesi anche a Caltanissetta, in contrada Stretto. Come stanno le cose?
“Io sono medico igienista e specializzando in medicina preventiva. Se devo dire la mia, a prescindere dalle idee dei governi, credo che non conferire in discarica sia la cosa importante. Ad oggi comunque non abbiamo nulla di ufficiale ed è prematuro prendere posizione. Non sono contrario a priori perché quelli di ultima generazione non sono pericolosi per emissioni ma devo anche dire che preferisco la raccolta differenziata”.
L’altra sua delega sono i rapporti con il consiglio comunale. Dopo il rimpasto l’opposizione è più forte con 17 consiglieri su 30.
“Questa città nel periodo storico in cui ci troviamo, e per il momento difficile, non si può permettere di parlare solo di maggioranza e opposizione ma si deve lavorare per ciò che serve, per ciò in cui non esistono i colori politici ma la coscienza di tutti. Alcune cose sono da fare a prescindere, servono alla città. Devo dire che in Consiglio ho trovato consiglieri molto responsabili, come nel caso dell’ufficio stampa. Un consiglio lungo finito con un documento unico di maggioranza e opposizione. E’ stata compresa l’importanza dell’ufficio stampa per un capoluogo, un esempio di un tema su cui tutti ci siamo ritrovati. Lavoriamo per migliorare la città e al momento il tema dei numeri non mi appassiona. Posso dire che non credo oggi possa passare una mozione di sfiducia ma il Consiglio è sovrano e se ci sono i numeri l’amministrazione va a casa”.
E il bilancio di previsione? È un altro banco di prova
“Il bilancio va condiviso con il consiglio comunale. Diamoci dei punti cardine su cui vogliamo lavorare in questi tre anni e portiamoli avanti insieme”.
Entrato lei in giunta, è uscita sua sorella Manuela dal Consiglio. Cosa le ha detto?
“Manuela è in un momento della vita in cui ha altre priorità. Ha vinto un concorso per una scuola di specializzazione di medicina legale a Milano, il suo sogno. Quindi sono contento per lei, dall’altro lato sto male perché si allontana. Mi ha detto: “Sai a cosa vai incontro, sai gli impegni e il tempo che richiederà alla tua vita. Sai che anche se riuscirai a fare bene avrai le persone non sempre a favore, ti ritroverai molti contro”. Poi guardandomi: “ma tu ci sei portato”.
Parliamo un po’ di acqua. Tra aumenti di tariffe e interruzioni dell’erogazione.
“Mi sono insediato l’1 agosto e il primo atto è stato l’ordinanza sulla non potabilità per uso alimentare a Santa Barbara e all’Area industriale. Sono stato consigliere e ho seguito le problematiche che avvengono troppo spesso. Abbiamo Caltaqua e Siciliacque, e uno dei primi atti insieme al sindaco è stato la loro convocazione. È venuto anche il capo di gabinetto dell’assessore regionale Vania Contraffatto per capire il perchè di queste interruzioni nei periodi estivi, e come possano essere evitate. Servono investimenti e con piacere posso dire che nel “Patto per la Sicilia” ci sono investimenti per il rifacimento della rete idrica a Caltanissetta”.
E le tariffe? Sono di gran lunga superiori alla media nazionale
“Se è vero che gli aumenti rientrano nei limiti della legge, è altrettanto vero che i cittadini pagano e non possono permettersi tutti i disservizi che si trovano ad affrontare. In tal senso bisogna valutare il piano di investimenti”.
Verde pubblico. Avete affidato la gara per 70 mila euro per un anno, ma saranno sufficienti?
“Ho dato direttiva all’ingegnere capo di predisporre un altro affidamento sul verde pubblico. Le somme che abbiamo non possono mai bastare, ma si può fare una programmazione ottimale. La giunta Ruvolo vuole mettere più risorse e bisogna migliorare la programmazione, sulla tempistica per le Ville e le aiuole soprattutto. La prima delibera di giunta è stata la convenzione con l’Esa che a costo zero ci dà la possibilità di usufruire dei loro dipendenti per 39 ore settimanali”.
Capitolo Matteo Renzi. Lei è un “renziano” della prima ora. Poi sono arrivati quelli della seconda ora. Esistono ancora oggi queste distinzioni?
“Penso che Renzi sia l’unico leader in Italia in questo momento. Il fatto che si avvicinino persone a questa azione politica non può che farmi piacere.
Al referendum?
“Voterò sì. Abbiamo aperto diversi comitati a favore del Si in città e provincia. Il referendum lo vinciamo”.
Chiudiamo come abbiamo iniziato, con il servizio rifiuti. L’ultima proroga scade il 30 settembre.
“E’ un servizio in proroga dal 2011. Questa amministrazione non è per le proroghe e abbiamo deciso di lavorare sul progetto di un anno in attesa del piano Aro che l’Urega deve bandire. Un progetto ponte o piano pre-Aro, quindi. Ricordo che in questo piano siamo riusciti a portare al 42% il porta a porta allo stesso prezzo attuale. Non aumenta la tassa con un servizio migliore”.