Riceviamo da Padre Mario Genco e pubblichiamo:
“A Catania l’8 Febbraio 2016 un’altra Suora Mussomelese ci ha lasciato: Suor Carmelina Dardanelli, nipote di Fra Nazareno Scolaro, morto in fama di santità nel Santuario della Madonna di Valverde (CT) il 17-6-1970. Già ci hanno lasciato le Suore Mussomelesi il 28-2-2015 a Mussomeli Suor Enrichetta Maniscalco delle Suore Francescane del Signore, il 12-12-2014 a Trabia (PA) Suor Benigna Mauro delle Suore Figlie della Misericordia e della Croce, il 2-3-2013 a Mussomeli Suor Vincenza Genco Russo dell’Istituto Bambino del Gesù (Batia).
Mussomeli è stata una terra di Parrina, monaci, ma soprattutto di monache. Di esse è difficile farne un elenco completo. Molte le suore canossiane tra le quali la mia zia Suor Grazia Lombardo, morta ad Enna (1918-1993) e Suor Salvina Mingoia, sorella di P. Saverio Mingoia, canossiano. Ho avuto modo di conoscerla il 21 e 22 aprile 2009, ormai novantenne, a Catania dalle Suore Canossiane per chiedere a Suor Carmelina notizie e ricordi dello zio Fra Nazareno, morto in concetto di santità. Ci siamo rivisti nel santuario della Madonna di Valverde (CT) il 20 giugno 2010, quando la salma diel Servo di Dio Fra Nazareno Scolaro fu traslata in chiesa.
Questi è nato a Sutera (CL) da genitori ignoti, ma subito adottato da una famiglia mussomelese. E’ vissuto santamente nel Santuario della Madonna di Valverde (CT), dove per più di 40 anni è stato fratello sacrestano.
Suor Carmelina Dardanelli è nata a Mussomeli (CL) il 26-12-1919 ed è entrata nella Congregazione Canossiana l’ 1-11-1938, dove ha fatta la professione religiosa nel 1942.
I suoi nonni sono stati i genitori adottivi di Fra Nazareno Scolaro: Vincenzo e Filomena, dei quali non sappiamo il cognome. Essi hanno avuto i seguenti figli: Giuseppina, Giovanna (Cedro), Fra Nazareno (Scolaro Guglielmo) e Vincenzo Dardanello (tutti e tre adottati). Suor Carmelina è da Vincenzo Dardanello (1899-2002) e Territo Giuseppina. Papà era cugino della mamma ed era stato chierico agostiniano scalzo a Valverde (CT) col nome di Fra Guglielmo diversi anni. La mamma di Suor Carmelina aveva una famiglia numerosa, composta da dieci figli, erano otto sorelle e due fratelli: Salvatore, Grazia, Giuseppina (la mamma (1896-1975), Rita, Teresa, Lilla, Vincenza, Vincenzo, Rosa, Maria.
Da Suor Carmelina conosciamo meglio lo zio Fra Nazareno, umile frate agostiniano scalzo.
Suor Carmelina ci parli dei suoi nonni: i genitori adottivi di Fra Nazareno
Nonno Vincenzo è morto – raccontava mio padre – un Venerdì santo, ma l’anno
non lo ricordo. Io non l’ho conosciuto. Mentre nonna Filomena è morta prima del 1938.
Quanti figli essi hanno avuto?
Essi hanno avuto i seguenti figli tutti adottati: Fra Nazareno (Scolaro Guglielmo), Cedro Giovanna, e Vincenzo Dardanello, che è stato mio padre (1899-2002), era fratellastro di Fra Nazareno ed era stato a Valverde (CT) diversi anni come chierico agostiniano scalzo col nome di Fra Guglielmo.
Suor Carmelina ci faccia conoscere meglio i genitori adottivi di Fra Nazareno
Il nonno Vincenzo era il capo dei sacrestani. Faceva tutti i giorni la santa comunione e dava un tumulo di farina alle suore della Badia per fare preparare le ostie.
Mia nonna Filomena aveva il telaio in casa e tesseva coperte e lenzuola. In casa di mia nonna la preghiera non mancava. Dicevamo il Santo Rosario tutti i giorni davanti alla porta, sulla strada. A me faceva dire tante preghiere. Mi faceva dire così: “Animuzza sta solidda, e cu nuddu a praticari, tannu Dia si namura, quannu sula ti vidi stari” . Anche ci faceva recitare la preghiera a S. Michele Arcangelo: “ risplendente voi siete lu veru angilu di Dia, tiniti li vilanzeddi giusti e santi, pisati sta armuzza e purtatila a Dia. Tannu l’armuzza mia sarà contenti quannu si trova in grazia di Dia”.
In quale quartiere di Mussomeli abitavano?
I miei nonni paterni abitavano nel quartiere di S. Maria, al macello in Via Vincenzo Cacciatore. Dopo siamo andati a stare vicino al santuario della Madonna. In seguito mia sorella Filomena, già sposata, andò ad abitare al Rione “Dalmazia” e si portò la mamma e il papà.
Ci parli della prima volta che ha visto Fra Nazareno
La prima volta che ho incontrato Fra Nazareno è stato a Mussomeli a casa della nonna ed avevo una diecina d’anni. Mi è sembravo un santerello. Dicevo alla mamma: “Mamma, ma è un santo”. Mia nonna considerava Fra Nazareno a tutti gli effetti suo figlio, come anche mio padre. Infatti la nonna soleva dire:” Ho un figlio a Valverde” . Era felicissima di quel figlio e guai a chi glielo toccava.
Suor Carmelina che ricordi ha dello zio?
Il marito di mia sorella Filomena ha trovato a Catania un posto di lavoro come portinaio. E si sono tutti trasferiti a Catania, dove anch’io mi trovavo. Sono venuti anche i nostri genitori. Da lì andavano a Valverde (CT) a trovare Fra Nazareno, che, incontrando mia madre dopo tanto tempo e che aveva l’artrosi alle mani, le disse: “Pippina accussi tarriducisti”. Anche quando ci andavamo o ci andavo altre volte, Fra Nazareno, dalla porta laterale della chiesa, aspettava che passasse l’autobus per salutarci un’altra volta.
Io ricordo Fra Nazareno di poche parole e lei come lo ricorda?
Mio zio Fra Nazareno parlava poco: rispondeva “ preghiamo la Madonna”. Ricordo che spesso mi diceva:” Il Signore ti dia la santa perseveranza”.
E’ stata presente alla morte e ai funerali di Fra Nazareno?
Quando egli stette male mi mandarono a chiamare. Un suo confratello sacerdote lo chiamava per dirgli della mia presenza, ma egli non rispondeva, poiché era in coma. Venne il priore che lo chiamò “Fra Nazareno” e lui riprese conoscenza e potè sapere che c’ero io, la nipote suora. Quando è morto mi hanno chiamato pure per il funerale. E’ stato un trionfo. Tutti i bambini con il fiore in mano. Quante persone che piangevano. Hanno preso la cassa ed alzandola hanno gridato: “Viva Fra Nazareno”. Le campane suonavano a festa anziché a mortorio. La gente di Valverde, quando è stato trasferito a Palermo, l’ha rivoluto al santuario della Madonna. Infatti dopo un anno è ritornato a Valverde tra la sua gente.
Ricorda qualche episodio di Fra Nazareno?
Una volta per risparmiare un fiammifero, mio zio dalla cucina è andato in chiesa portando con sè un miccetto per accenderlo alla lampada del SS. Sacramento e riportarlo poi acceso in cucina. Mio padre le disse che poteva chiederlo a lui. Fra Nazareno le rispose: “E’ la santa povertà”.
Un’altra volta nel vederlo con i sandali a piedi nudi di inverno a Valverde (CT) gli abbiamo portato 6 paia di calze, ma lui ci fece notare che non poteva metterle perché la regola glielo vietava.
Conservate qualche oggetto appartenuto a Fra Nazareno?
Mia sorella Filomena si è portata una corona fatta da Fra Nazareno e anche l’altarino che aveva nella sua cameretta.
Chiedo al Signore – conclude Suor Carmelina – che lo glorifichi in terra e che, per intercessione di mio zio Fra Nazareno,faccia qualche grazia, qualche miracolo.
Suor Carmelina è deceduta a Catania l’8 febbraio 2016 e sepolta nella loro cappella del cimitero di Aci Bonaccorsi (CT). Nel mese di maggio dello stesso anno in America è deceduta anche la sorella Filomena Dardanelli in Territo. Ci ripromettiamo di far conoscere ai lettori il Servo di Dio Fra Nazareno Scolaro, agostiniano scalzo, mussomelese di adozione. ( a cura di Padre Mario Genco)