Si chiama Smart Cube e viene presentato da Martini, ed è il primo cubetto di ghiaccio intelligente che avvisa il barman quando il cocktail è giunto al termine.
L’oggetto è dotato della tecnologia iBeacon ed è stampato in 3D in una speciale resina atossica e parzialmente riempito di Aerogel, una sostanza messa a punto dalla NASA che consente al cubetto di galleggiare nel drink e di rinfrescarlo allo stesso tempo. La vera innovazione è che la tecnologia al suo interno mette in comunicazione diretta il bicchiere e l’iPad Pro(con apposita app)di cui viene dotato il barman dietro il bancone; allertato il barman può procedere alla preparazione di un bis del cocktail da far recapitare direttamente al tavolo del cliente, che viene localizzato con estrema facilità.
Anche il personale quindi può preparare bevande in anticipo in modo che i consumatori non devono aspettare. Per incoraggiare un consumo responsabile, la Smart Cube tiene anche traccia del numero di bevande consumate. 
“A Martini, crediamo che il tempo con gli amici è tempo ben speso. La nostra tecnologia Smart Cube significa che si può fare solo che invece di fare la coda al bar “, ha detto Laila Mignoni, direttore creativo per eccellenza Martini, in un comunicato. “C’è un enorme potenziale per l’innovazione nel settore delle bevande e questo è solo l’inizio.”
James Rowley, direttore della tecnologia creativo di AMV BBDO, ha aggiunto: “Creazione di un cubetto di ghiaccio compresso con la tecnologia ha presentato alcune sfide difficili. la potenza del segnale Bluetooth è ridotta in modo significativo quando immerso in un liquido. Ma modificando la potenza e con attenzione il posizionamento dell’antenna siamo riusciti a ottenere la gamma di circa 30 metri, anche in un ambiente bar affollato. ”
Il prototipo è in via sperimentale e si basa sul fatto che il cliente desideri un cocktail doppio e sempre dello stesso tipo e che lo voglia subito dopo aver terminato il primo.
Che dire in un’epoca in cui le parole intelligente e tecnologia fanno da sovrane non poteva non diventarlo anche un ‘cubetto di ghiaccio’.
