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Furto dello sportello bancomat a Sommatino: arrestati due fratelli di Piatraperzia

Redazione

Furto dello sportello bancomat a Sommatino: arrestati due fratelli di Piatraperzia

Gio, 22/09/2016 - 13:10

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cassa-bancomatPIAZZA ARMERINA – Nelle prime ore della mattina di ieri, mercoledì 21 settembre, i militari della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, congiuntamente ai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Enna, hanno tratto in arresto: Cosimo Alù, di 37 anni e il fratello Eugenio Alù, di 34 anni, entrambi incensurati di Pietraperzia.  

I due fratelli sono ritenuti fare parte della banda composta da almeno cinque individui, responsabili del furto dello sportello bancomat avvenuto presso la filiale Unicredit di Sommatino (CL).

I malfattori, utilizzando un autocarro munito di braccio gru trafugato durante la notte a Pietraperzia, sono riusciti a scardinare lo sportello bancomat e a dileguarsi. I malviventi, a causa di un guasto meccanico ad una Fiat Uno, rubata a Pietraperzia, hanno dovuto interrompere la fuga; per porre rimedio al “problema”, non hanno esitato a fermare e rapinare un panettiere, facendosi consegnare il furgone.

alu-cosimoIl reato è stato tempestivamente segnalato  e le numerose pattuglie presenti sul territorio hanno individuato i delinquenti, seguendone le tracce fino alla contrada Marano di Pietraperzia.

Dopo aver setacciato numerosi casolari presenti nella zona, i militari sono riusciti a rintracciare la cassa bancomat, ancora integra e con all’interno la somma di 23.000 euro circa, che da li a poco tempo sarebbe stata asportata, in un casolare pertinente ad un’azienda agricola. Le ulteriori ricerche permettevano di intercettare, a poca distanza dal ritrovamento, i due proprietari, i quali sono stati arrestati.

alu-eugenioInoltre, in una strada adiacente, è stato ritrovato l’autocarro Iveco Daily munito di braccio gru utilizzato per il trasporto della cassa bancomat, che verrà restituito al legittimo proprietario. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Francesco Augusto Rio della Procura della Repubblica di Enna, sono volte all’individuazione degli altri complici dei due fratelli pietrini.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.