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Salute: per un italiano su 2 ‘depressione post vacanze’

Redazione

Salute: per un italiano su 2 ‘depressione post vacanze’

Ven, 26/08/2016 - 20:44

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ROMA – Un italiano su due (49 per cento) confessa che gli ultimi giorni di ferie e il momento del ritorno sono il periodo delle vacanze in cui si sente meno in forma. Ritornano lo stress e le preoccupazioni della vita quotidiana, sintomi di quella che gli esperti hanno definito post-vacation blues. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio di “In a Bottle”, condotto su 2500 italiani, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community digitali. Dai risultati e’ emerso che un italiano su 3, per evitare di riflettere sulla fine dei divertimenti, cede alla gola. E se un quarto dei monitorati (24 per cento) sceglie di dormire piu’ a lungo, sperando che qualche ora aggiuntiva di sonno serva a prolungare la tranquillita’ estiva, un altro 25 per cento decide di fare l’opposto. Anziche’ oziare, trascorre gli ultimi giorni sprecando le poche energie rimaste: il 13 per cento si concede tutti i vizi possibili e il 12 per cento si dedica a varie attivita’, per centrare l’obiettivo di tenere il corpo impegnato e di avere la mente sgombera da preoccupazioni. “La fase del rientro risulta talvolta insidiosa e la ripresa lavorativa, oltre che delle abitudini quotidiane, puo’ generare disagio”, afferma Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. “Alcuni studi suggeriscono che addirittura sia il 50 per cento dei vacanzieri – ha continuato – a soffrirne. La sintomatologia della post-vacation blues comunemente puo’ essere caratterizzata da senso di stanchezza, difficolta’ di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, confusione e non presenza, come vivere all’interno di una bolla, attivazione neurofisiologica con tachicardia, persudorazione, dolori muscolari (come dopo un intenso allenamento in palestra) oltre che sintomi a maggior connotazione affettiva come perdita di entusiasmo, irritabilita’, rimuginio e chiusura relazionale”.