DDA Caltanissetta, abusi su bimba di 10 anni nell’ennese: padre vendeva figlia ad anziano

ENNA – “Vendeva” la figlia di 10 anni ad un anziano in cerca di svago sessuale. Un fosco quadro di turpitudine quello che emerge dall’indagine condotta e conclusa nella serata di ieri, lunedì 1 agosto, dai Carabinieri della Compagnia di Enna che hanno dato esecuzione ad una Ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della D.D.A.  di Caltanissetta – cui gli atti sono stati trasmessi per competenza dalla Procura della Repubblica di Enna in data 29 luglio u.s. – nei confronti di due soggetti di cui uno è il padre della vittima, l’altro è un ultraottantenne, entrambi residenti in un Comune dell’hinterland ennese, ritenuti responsabili in concorso del reato continuato di “atti sessuali con minorenne” (artt. 40 c. 2, 81 cpv, 110, 609 quater c. 1 n. 1, 609 septies c. 4 n. 2 e 4, del C.P.) e, il solo padre della vittima, anche del reato di “prostituzione minorile” (art. 600 bis del C.P.).

L’attività investigativa ha fatto luce su una vicenda abominevole consumatasi in un contesto familiare e sociale, apparso fin da subito particolarmente degradato: vittima la piccola Maria (nome di fantasia), 10 anni.

Accertati i perduranti rapporti di frequentazione tra la famiglia, il padre in particolare, ed un anziano del luogo, soliti accompagnarsi a bordo di autovetture per la ricerca, quasi giornaliera, di materiali ferrosi, da cui poterne ricavare piccoli profitti; con i due uomini era quasi sempre presente la bambina, come confermato anche da precedenti controlli eseguiti occasionalmente nel corso delle ordinarie attività di verifica sul territorio.

Gli sforzi degli investigatori, a questo punto, si sono concentrati sulle prolungate uscite giornaliere, spesso protrattesi fino a tarda sera.

Lo sviluppo delle indagini ha consentito di avvalorare i sospetti più inquietanti ed il coinvolgimento del padre della piccola  il quale, non solo non impediva la consumazione dei gravi reati, ma, anzi, percepiva, quale compenso, regalie e dazioni di denaro.

La piccola Maria è stata collocata d’urgenza in una casa famiglia, ove verrà assicurata, da parte delle competenti figure professionali, la necessaria assistenza.

I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta (CL), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nissena che dovrà anche valutare il materiale di possibile interesse investigativo sequestrato durante l’esecuzione del provvedimento restrittivo.

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