Centro Italia sconvolto dal sisma. Il dolore in cifre: salgono a 247 i morti. Aggiornamenti

terremoto Amatrice

Almeno 247 “vite spezzate”, come le ha definite il premier Matteo Renzi, dal tragico sisma che questa notte ha colpito in particolare le province di Rieti ed Ascoli Piceno. La prima scossa, di magnitudo 6, ha sorpreso nella notte le popolazioni di Accumoli, Arquata del Tronto, Amatrice, e gia’ dalle prime ore dell’alba, la situazione e’ apparsa pesantissima. Il bilancio che Renzi ha tracciato a sera, in Prefettura a Rieti, e’ provvisorio: non meno di 120 vittime, 368 feriti portati via da Accumoli ed Amatrice, mentre non e’ ancora possibile – dicono dalla Protezione civile – dare indicazioni sul numero dei dispersi. “Non posso non esprimere – ha confidato Papa Francesco ai 20 mila fedeli presenti a San Pietro – dolore e vicinanza alle persone colpite e che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse. Sentire il sindaco di Amatrice dire che il paese non c’e’ piu’, mi commuove davvero tanto”.
Sono 239 i pazienti gestiti dall’Ares 118 e portati nei vari ospedali del Lazio: 260 le persone ricoverate al San Camillo De Lellis di Rieti, dove 30 sono in condizioni critiche. La macchina dei soccorsi ha funzionato, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha visitato i feriti all’ospedale reatino, e, che, in lacrime, ha osservato che “i bambini sono tanti, tanti tanti: questo e’ il posto dove noi romani veniamo a portare i bambini soprattutto quelli piccoli e per tante persone, le cui famiglie sono originarie di queste parti, queste vacanze erano per portare i nipotini dai nonni”. In queste ore si registra un boom di donazioni di sangue: oltre 1.300 i donatori, quattro volte la normale affluenza. Intanto, non accenna a fermarsi lo sciame sismico, con oltre 250 scosse registrate dall’Ingv nell’arco della giornata: alle 19,46 e’ stata avvertita tra Accumoli, Amatrice e Cittareale, una nuova, forte scossa di magnitudo 4.4. Sono quasi 5mila i posti letto allestiti per questa notte per le popolazioni terremotate di Lazio e Marche e anche per la gente dei comuni umbri – Norcia, Scheggino, Castelluccio – che pur non avendo avuto danni dalle scosse sismiche hanno pero’ timore a rientrare nelle proprie abitazioni, mentre oltre 350 militari dell’Esercito e dell’Aeronautica militare sono impegnati negli aiuti alla popolazione. Al lavoro nelle stesse aree, 1.450 uomini delle forze dell’ordine: il ministro dell’Interno Alfano parla di “880 vigili del fuoco provenienti da tutta Italia, 9 elicotteri, 200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unita’ cinofile del Corpo dei vigili. Nei luoghi colpiti dall’evento sismico, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto. In particolare, dei 320 fanno parte 40 unita’ dei Reparti Mobili della Polizia di Stato (provenienti 30 da Roma e 10 da Senigallia), 80 Carabinieri, 83 militari della Guardia di Finanza (di cui 53 da L’Aquila e 30 da Roma per antisciacallaggio), 94 unita’ del Corpo forestale dello Stato, 3 unita’ cinofile per ricerca e soccorso della Polizia, 4 unita’ cinofile dell’Arma dei Carabinieri, 7 unita’ cinofile della Guardia di Finanza”. Ad Amatrice, che era pronta ad ospitare il prossimo weekend la 50esima sagra dell’amatriciana, e’ crollato l’albergo-ristorante Roma, un’istituzione della cittadina e ‘mecca’ dei buongustai: oltre 80 le persone che, secondo le stime, erano ospiti dell’hotel al momento della tragica scossa. L’Enel sta lavorando per il ripristino del servizio delle utenze in edifici agibili e per attivare forniture elettriche nelle strutture per gli sfollati, mentre restano ancora chiuse, per cedimenti, strade tra Umbria e Marche. Gli aiuti alla popolazione stanno arrivando da diverse regioni del Paese: dal Friuli e’ partita una struttura per una tendopoli capace di ospitare 250 persone, e sono al lavoro anche i tecnici del soccorso alpino di tutta Italia. La terribile scossa delle 3,30 di questa notte (proprio allo stesso orario del terremoto che sconvolse l’Abruzzo) ha riacceso in un istante panico e paura tra gli aquilani che non hanno certo dimenticato il devastante sisma del 6 aprile 2009 che provoco’ 309 vittime e piu’ di 1.500 feriti. E per questo motivo che la Giunta comunale ha stabilito di mettere a disposizione tre aree per tutti coloro che non volessero trascorrere la notte in casa.

Aggiornamento delle ore 7,00 de 25 agosto.

Terremoto: sale a 247 il numero delle vittime
Sale a 247 il numero delle vittime del sisma nell’Italia centrale. Il tragico bilancio, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, si e’ aggravato: 190 sono i morti in provincia di Rieti, 57 quelli in provincia di Ascoli Piceno. Le attivita’ di ricerca sono proseguite nel corso di tutta la notte e continuano tuttora.

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