ENNA – E’ stata battezzata “Eldorado” l’operazione della Guardia di finanza e dei carabinieri di Enna che ha fatto luce su una maxi truffa all’Inps, quantificata in circa 4 milioni di euro. Denunciati i quattro ‘organizzatori’ e 378 falsi braccianti agricoli. Le indagini hanno permesso di accertare che due imprenditori agricoli di Barrafranca, avevano assunto nelle rispettive due aziende agricole centinaia di braccianti che una volta maturate le giornate minime di lavoro usufruivano delle indennita’ di disoccupazione e malattia che oscillano tra i 5.000 e i 6.000 euro l’anno. I falsi braccianti versavano ai fratelli imprenditori somme che le indagini hano permesso di quantificare, dagli 800 ai 1.600 euro. Menti del sistema, secondo gli inquirenti, sarebbero stati un medico del servizio di igiene pubblica dell’Asp di Enna, e un commercialista che, sempre secondo gli inquirenti, gestendo tutti gli aspetti attinenti alle pratiche, i modelli di assunzioni, licenziamento, previdenza e altro – il commercialista – e quelli legati alle certificazioni mediche – il medico dell’Asp – avrebbero di fatto gestito il sistema di truffa. A carico dei quattro il Gip del tribunale di Enna ha accolto la richiesta della Procura ed emesso la misura cautelare di interdizione per un anno dalle rispettive professioni. “Gli inquirenti si sono insospettiti per il numero esorbitante di lavoratori assunti nelle due aziende – ha detto il procuratore capo Massimo Palmeri – anche alla luce di quanto emerso dagli accertamenti. Le aziende dei Bilardi non disponevano di mezzi agricoli e, dai riscontri incrociati, e’ emerso che non venivano acquistate sementi o prodotti necessari all’aattivita’ agricola. In realta’ nelle due aziende a lavorare realmente erano solo 5 braccianti e per loro non venivano versati i contributi dovuti”.
Per l’esattezza in poco piu’ di 5 anni gliindagati sono riusciti a mettere in campo un raggiro pari a 3.607.272 euro. Le ipotesi di reato sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, per avere indotto l’Inps al pagamento di indennita’ per malattia e disoccupazione a fronte di fittizi rapporti di lavoro. Evasi anche contributi previdenziali, pari a 783.080 euro. In corso i sequestri per equivalente dei conti correnti, terreni e immobili.