Tassa in arrivo su Whatsapp? La verità ce la spiega il sito della polizia

“Nessuna tassa in arrivo su Whatsapp e altre App di Comunicazione Sociale”. La notizia arriva dalla Polizia di Statotramite l’account Facebook ‘Una vita da social’ dopo che, nei giorni scorsi, era di nuovo circolata la notizia sulla possibilità che l’app di messaggistica divenisse a pagamento. “Si è trattato solo di un’indagine dell’Agcom – si legge ancora nel post – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) svolge anche attività di studio e di indagine conoscitiva, la cui azione è da sempre volta a promuovere l’innovazione e la ricerca nel settore delle comunicazioni e dei media, ma anche per creare dibattito sui nuovi strumenti di comunicazione”.

L’Autorità ha quindi svolto un’indagine che “analizza il contesto tecnologico e di mercato nel quale tali servizi si sono diffusi, mettendo in luce il continuo aumento del numero di utenti delle app sociali, accompagnato da un minore utilizzo dei tradizionali servizi vocali e di SMS”. E “rivela l’opportunità di considerare in ambito europeo una nuova formulazione di servizi ECS (Electronic Communications Services), strumentale all’eventuale adozione di un level playing field fra i diversi attori in campo, e descrive le principali misure potenzialmente applicabili, come scaturite dalla fotografia del dibattito attualmente in corso”.

L’indagine, si legge ancora nel post, che “presenta quindi in forma coordinata e organica i numerosi problemi regolamentari posti dallo sviluppo e dalla diffusione dei consumer communications services, passando in rassegna le possibili opzioni regolatorie in ambito europeo e nazionale, evidenziandone rischi e opportunità”, “Non impone, né avrebbe potuto imporre data la natura conoscitiva della medesima, alcuna misura specifica in capo agli operatori OTT, come erroneamente anticipato da alcuni organi di stampa, tantomeno oneri economici in capo a soggetti attualmente estranei all’attività regolamentare dell’AGCOM”.

(Fonte Adnkoronos.it)

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