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Olimpiadi di Rio, Mirco Scarantino: “Può succedere di tutto, sono concentrato”

Redazione

Olimpiadi di Rio, Mirco Scarantino: “Può succedere di tutto, sono concentrato”

Mer, 13/07/2016 - 19:54

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Prima di partire per le Olimpiadi di Rio 2016, il pesista Mirco Scarantino sceglie Mondofitness per presentarsi alla stampa. Il contesto migliore per conoscere da vicino il campione in partenza per i Giochi, e apprezzare la disciplina sportiva per cui gareggerà ai Giochi di Rio, lo Strappo e Slancio.

Una storia sportiva iniziata giovanissimo grazie a suo padre e che ora si arricchisce di un tassello importante. Era un predestinato Mirco Scarantino, portato sulle pedane da suo papà Giovanni, ex atleta e ora allenatore, che era e rimane il suo idolo; un percorso iniziato con il Titolo di Campione Italiano Esordienti nel 2009, che nel corso degli anni ha sommato titoli, record e medaglie, a livello sia nazionale che internazionale, e che lo vede presentarsi ai Giochi di Rio in qualità di Campione Europeo in carica.

Il pesista delle Fiamme Oro, che gareggerà nella categoria 56 kg, nonostante la sua giovane età (21 anni) è alla sua seconda partecipazione olimpica: Mirco infatti era già ai Giochi di Londra nel 2012, dov’era l’atleta più giovane della spedizione azzurra con i suoi 17 anni.

Da allora però molte cose sono cambiate: “Quattro anni fa ero un ragazzino, ora sono un uomo – dice Mirco – Oltre ad essere più consapevole della mia persona e delle mie capacità, sono più maturo e molto più competitivo. A Londra arrivai 14esimo, a Rio chissà. In questo momento non penso a una medaglia ma punto ad entrare tra i primo 8 del mondo e a migliorare il mio personale. In competizione ci sono atleti di grosso calibro: penso a Corea, Vietnam, Cina, Taiwan, che si contenderanno il podio, ma da lì in poi i miei avversari si devono preoccupare. Poi in gara può succedere di tutto”.

Mirco affronterà la pedana già nei primissimi giorni dei Giochi: “Io sono entrato in clima olimpico già con la convocazione, sono super concentrato. Ho aspettato questo momento per tanti anni, ho lavorato duro, e ora che l’appuntamento è prossimo non posso permettermi di sgarrare”. Oltre ad avere un tecnico (Edwards Andruškevičs) molto esigente, è lo stesso Mirco a pretendere molto da se stesso: “La lista dei miei obiettivi è scritta sul mio cellulare e quando suona la sveglia compare a grandi lettere sullo schermo. Quando sono stanco, quando la mattina presto ho sonno e non mi va di alzarmi, guardo il cellulare e leggo: ‘Olimpiadi’. Questo obiettivo ha guidato tutta la mia vita. Non prenderò parte neanche alla cerimonia di apertura dei Giochi per restare concentrato. Dopo i Giochi però una bella vacanza a Formentera  non me la toglie nessuno”.

Sostenuto da papà Giovanni che lo accompagna ad ogni competizione, Mirco rivela però a chi dedica la prima telefonata dopo una gara: “Chiamo sempre mia madre. Ricordo ancora gli Europei di Tel Aviv del 2014, quando stavo per cadere dalla pedana e, poverina, l’ho fatta preoccupare non poco. Lei vive ogni competizione in modo così forte tanto da soffrire”.

Ora il conto alla rovescia è iniziato: “Mi sento abbastanza tranquillo e sicuro, anche se inevitabilmente l’emozione si farà sentire. Il tifo che c’è ai Giochi è speciale”.

Ricordiamo che, oltre Mirco Scarantino, La Direzione Tecnica Nazionale della FIPE (Federazione Italiana Pesistica) ha selezionato un’altra atleta che rappresenterà l’Italia ai Giochi di Rio 2016: si tratta di Giorgia Bordignon, (Fiamme Azzurre) nella categoria 63 kg. Per la 29enne Giorgia, bronzo agli ultimi Europei, si tratta della prima esperienza a cinque cerchi.