SENZA MASCHERA …. CON DIGNITA’ ! La liturgia di questa domenica, che pur con attenta analisi esegetica , è di grande interesse biblico, mi sembra che trovi difficoltà a toccare un interesse “personalizzato”, per la vita cristiana, quotidiana, che si muove in una dimensione di semplicità, e , certamente, non assillata da problemi teologici. Spero di trovare quegli spunti, senza forzature, che siano di giovamento alla nostra fede e ci aiutino a scoprire sempre meglio la gioia e la dignità e la responsabilità di “essere cristiani”. Scorrendo il filo conduttore delle domeniche precedenti, rileviamo che il pensiero , l’insegnamento di Gesù, va precisandosi sempre più chiaramente. L’invito a prendere la croce e a seguirlo; l’esortazione a sapere operare un distacco netto, radicale, da tutto, per dedicarsi meglio all’annunzio del regno di Dio. Oggi, scende nei dettagli per delineare ancor meglio la figura del “discepolo di Gesù”. Innanzi tutto inviando 72 discepoli ad annunciare il regno di Dio, e preparare il terreno per una buona accoglienza di esso. Vuole allargare l’impegno, non solo “ad alcuni”, ai dodici , ma ad ogni suo seguace. Ad ogni cristiano. Esorta a pregare perché il loro ministero sia efficace e possano raccogliere abbondanti frutti. Non nasconde le difficoltà, le opposizioni, ma li incoraggia a restare sereni anche dinanzi al rifiuto della gente. A sapersi contentare di quello che la Provvidenza farà loro trovare per il loro sostentamento. Che non abbiano eccessiva preoccupazione … di supporti economici, di strutture consolidate e … borse di varia natura. Se queste sono “le coordinate” del vivere da discepoli di Gesù, sono queste le linee essenziali di un programma, anche spicciolo, per ogni cristiano. Non basta ascoltare la parola di Dio e magari ”viverla” intimamente. Dobbiamo saperla … irradiare, anche nella più elementare modestia, con una condotta di vita esemplare, dove anche le parole hanno il loro valore, Ma ancor di più l’esempio concreto. Sapere affrontare le difficoltà con serenità, sapersi contentare dei doni del Signore anche nella dignitosa povertà. Non pretendere privilegi, e capaci di augurare la pace anche a quelli che ci maltrattano, o ci fanno del male. E se vogliamo intuire una promessa, o un impegno di Gesù nei nostri riguardi, con valore, tra reale e simbolico, ascoltiamo il Vangelo : “ io vi ho dato potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del demonio; nulla vi potrà danneggiare”. E sarà di sostegno e consolazione anche : “ Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi ?” E la nostra fede certamente ci darà forza di rispondere : “ Io confido in te, Signore, non potrò vacillare “ !
Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)
Lun, 04/07/2016 - 00:01
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