CALTANISSETTA – La notizia dell’arresto dell’avvocato nisseno Danilo Tipo, accusato di riciclaggio nell’inchiesta coordinata dalla Dda di Milano, ha suscitato scalpore al palazzo di giustizia di Caltanissetta. Il professionista è un personaggio molto conosciuto in città e non solo per la sua attività di legale – svolta dal ’92 a oggi – e di ex presidente della Camera penale ma anche per il suo impegno politico, visto che è stato consigliere e assessore comunale allo sport nella giunta di centrodestra guidata da Michele Campisi. Gli avvocati penalisti di Caltanissetta, in una nota, esprimono “piena solidarietà” al collega e si dicono “certi dell’estraneità ai fatti a lui contestati”. “I penalisti nisseni nell’affermare, per come hanno sempre fatto, che la custodia cautelare in carcere deve rappresentare l’extrema ratio – prosegue la nota della Camera penale – si augurano che l’autorità giudiziaria milanese abbia effettivamente ravvisato le condizioni indispensabili in termini di gravi indizi e esigenze cautelari. Siamo certi che la Procura milanese svolgerà in tempi brevi quegli accertamenti che faranno emergere l’estraneità del collega ai reati a lui addebitati”.
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E comunque, continuando, fermo restando la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva, credo che possa essere stata un po più saggia una espressione tipo "auspichiamo che vengano chiariti eventuali equivoci", prima di assolvere in primis la persona senza se e senza ma. Poi, in ogni caso, l'assoluzione o la condanna sarà una decisione della magistratura, ma, ripeto, l'Ordine è il primo responsabile della condotta dei propri iscritti, e, ovviamente è superfluo evidenziarlo, si tratta di una responsabilità di tipo amministrativo che, ovviamente, discerne da quelle che saranno le decisioni dell'Autorità Giudiziaria.
E' molto bello vedere che, oltre qualche osservatore, nessuno, anche negli articoli correlati, tranne qualche eccezione, pone osservazioni. Non ci dobbiamo lamentare allora del fatto che siamo ridotti così, e non si pensi che sia solo colpa degli extracomunitari che bivaccano in città, quasi siano questi ultimi ad impedire un sano sviluppo del tessuto sociale. Ho sempre detto che la mafia di merda spa ha portato all'attuale situazione, facendoci passare per favori quelli che erano nostri diritti: al lavoro, al benessere civile e morale...... Va da se che la mafia, pianta di merda, ha potuto attecchire perchè ha trovato solido humus nella classe politica che, alla buona, ha voltato lo sguardo quando c'era da prendere i voti. Poi ovviamente i colletti bianchi (inteso come quel sottobosco di professionisti, funzionari, commercianti ecc..), senza l'apporto dei quali la mala pianta sarebbe seccata per mancanza di linfa. Per quanto attiene il caso specifico, nel ricordare io per primo che si è colpevoli a sentenza definitiva, l'Ordine non può non esimersi dall'esaminare la situazione e limitarsi a porre fiducia negli inquirenti, poichè ne va della fiducia dei cittadini ma anche delle Istituzioni (e l'Ordine ne è uno dei componenti), non potete fare come Ponzio Pilato, ma dovete fare una scelta, sia chiaro che è solo un auspicio ma occorre iniziare a guardarsi intorno e decidere da che parte stare.
Quindi dichiarare parcella in nero per 295 mila euro merita tutta la fiducia dell'ordine degli avvocati. Complimenti vivissimi, questo ci fa capire di che pasta sono fatti, invece di condannare chi commette un reato confessato, ( piccolo se così si può chiamare il reato di evasione fiscale, sempre che si tratti veramente di evasione e non di riciclaggio) si da solidarietà al collega, come se fosse una cosa normale.. o forse è cosa normale ricevere parcelle in nero?
Fermo restando che si è innocenti fino a condanna definitiva, sarebbe opportuno conoscere i particolari di un trasporto di una ingente somma contante. Ricordate, egregi avvocati, che essendo professionisti preparati, indipendentemente dalle circostanze, il trasporto di simili somme di denaro, credo, non sia molto lecito, per cui, in astratto, qualche violazione sarà stata commessa, tranne casi di costrizione. Già la legge antiriciclaggio impone, oltre a tassativi divieti sulle transazioni in contanti, ma impone anche a chi non può non conoscere la legge, in specie ai professionisti, di segnalare eventuali anomalie. Sarebbe opportuno conoscere gli intendimenti dell'ordine perchè, credo, ammesso che dal punto di vista penale la questione sia chiarita (auspichiamolo) dal punto di vista amministrativo e/o fiscale, ma anche morale, qualcosa ci sarebbe da ridire.