Silenzio. Si accendono le luci, inizia lo spettacolo. Si è aperto il sipario del cine teatro ”Rosso di San Secondo” per le allieve della scuola di danza ”Tersicore” diretta da Olga Giliberto.
La serata ha avuto inizio con una toccante narrazione di due storie di donne violentate dai propri mariti ed il coraggio nel denunciare i soprusi di cui, per moltissimi anni, sono state oggetto.
Scarpe rosse con il tacco ornavano gli scalini del palco accanto a Giovanna Mulè che ha prestato la sua voce per ricordare le storie di queste donne dietro le quali per anni si sono celate le peggiori atrocità. Costrette al silenzio per trent’anni hanno vissuto nel buio e nell’obblio della violenza fin quando hanno avuto il coraggio di rifugiarsi nei centri d’ascolto. Le due storie narrate non sono gli unici casi di violenza perché ogni giorno, in tutto il mondo, più di una donna viene violentata per questioni d’onore e non di cuore. La scuola di danza ha ritenuto opportuno dare un messaggio a tutte le donne che si potrebbero trovare in difficoltà o che conoscono donne vittime di violenza le quali potrebbero avere la possibilità di uscirsene. Tersicore è venuta a conoscenza della cooperativa sociale Etnos che accoglie e dà anche la possibilità dell’inserimento lavorativo alle donne vittime di violenza.
”Il Filo d’Arianna”, un’associazione di sole donne, che ha accolto con entusiasmo la proposta da parte della scuola di confezionare i costumi di una coreografia di contemporaneo. Lo scopo della scelta dei costumi bianchi è voluto essere un simbolo di purezza dell’anima delle giovani allieve ma anche l’impegno che quelle stesse donne mettono a servizio di quelle più sfortunate di loro. Oltre a far conoscere queste associazioni che danno aiuto in forma anonima, l’intento della scuola è stato anche quello di informare il pubblico dell’esistenza di un numero antiviolenza : 1522.
Molto importante il messaggio che è stato rivolto al pubblico formato in parte da genitori ovvero che devono saper educare i propri figli a riconoscere il volto della violenza sin dall’infanzia fino a quando entrano nel mondo adolescenziale ed adulto pieno di delusione e cattiveria.
Olga Giliberto ha avuto una grande soddisfazione da parte di un suo ex allievo Dennis Vizzini che si è laureato il mese scorso al Teatro dell’Opera di Roma ricevendo il plauso dei suoi insegnanti. Proprio per questo l’insegnante Giliberto lo ha voluto tributare con un omaggio scritto da lei stessa sottolineando l’impegno, i sacrifici e la grande passione di Dennis per la danza che dopo la laurea ha superato l’audizione per entrare nella compagnia dell’etoile Eleonora Abbagnato. L’insegnante ha subito riconosciuto in lui un dono e una predisposizione per la danza che gli ha permesso di entrare al teatro di Roma dopo solo due anni di frequenza nella scuola Tersicore.
Il secondo tempo è stato dedicato alla stessa scuola di danza e alla danza come arte, come stile di vita perché come ha scritto la stessa Olga : ” Estremamente fortunati sono coloro i quali hanno avuto la possibilità di danzare nella loro vita perché, anche se non diventeranno ballerini professionisti, il garbo e l’eleganza e la disciplina della danza resteranno sempre impressi nella loro anima rendendole persone uniche e speciali.” A fare da contorno alla magia creatasi sul palco durante il secondo tempo è stato il tempo di marcia che ha marcato ogni attimo della vita di un ballerino dal sacrificio degli esercizi in sala, la stanchezza fisica e la paura di non farcela ma alla fine essere su un palcoscenico significa aver già vinto. A concludere il secondo quadro tutti i 104 allievi, danzando sulle musiche della famosa marcia delle manifestazioni americane ”Stars and stripes”, hanno riempito il palcoscenico arrivando sino alle scale che arrivano alla platea facendo brillare gli occhi del pubblico che rispondeva al feedback lanciato dai volti delle allieve piene di gioia.
Fabio Basile,insegnante di contemporaneo da quest’anno nella scuola, ha curato il terzo tempo con delle coreografie molto originali nello stile dai titoli suggestivi sviluppando con il corpo i tempi del perdono e del rancore, una musica che ha fatto tenere il fiato sospeso e la semplicità dei costumi hanno reso il tutto uno spettacolo di elevatissimo spessore artistico e culturale. Standing ovation al termine del saggio che ha superato la sua forma di semplice saggio di danza per diventare un vero e proprio spettacolo teatrale equivalente ai tanti che invidiamo alle altre città. Questa come altre è stata un’occasione di arricchimento culturale per Caltanissetta e per i suoi giovani che crescono con la predisposizione al gusto per l’arte e la passione per la danza sapendo riconoscere l’autenticità di un’opera d’arte. L’appuntamento con la scuola Tersicore è rinnovato al prossimo anno.
Ludovico Falzone