Trapani, un sogno chiamato serie “A”. Cosmi: “La promozione sarebbe leggendaria”

PESCARA – Il Trapani si presenta in grande spolvero all’Appuntamento, con la “A” maiuscola con la storia. Primo round a Pescara dei granata guidati da Serse Cosmi per la doppia finale con in palio la promozione nel paradiso del calcio.

Come prevedibile in terra abbruzzese la febbre dei pescaresi ha toccato punte da record: per capire quale sia l’adrenalina che scorre nei supporters locali basti dire che in poco più di  sedici ore i 20 mila biglietti disponibili per la gara di andata  dei play-off promozione di serie B tra il Pescara e il Trapani,  in programma domenica 5 giugno alle 20.30, sono andati esauriti. Nel primo pomeriggio di ieri sono terminati anche gli ultimi  tagliandi del settore Tribuna Maiella inferiore: diverse  centinaia di tifosi, giunti da molte località abruzzesi e anche  da fuori regione, sono così rimasti a mani vuote. La conferma  dell’esaurimento dei tagliandi è stata ufficializzata sul sito  web del Pescara.

In casa granata Serse Cosmi veste i panni del condottiero e parlando ai microfoni di Sky, ha spiegato: “Una promozione rappresenterebbe un qualcosa di leggendario visto che sarebbe la prima volta del Trapani in A dopo 100 di storia. Quella del Trapani è stata un’annata da sogno: “La stagione sarebbe eccezionale anche se le cose dovessero andarci male. Due partite non possono modificare quanto fatto anche se ci sarebbe ovviamente disappunto perchè sarebbe come andare a Roma e non vedere il Papa“.

FRECCE PESCARA — Il punto di partenza è il piazzamento in classifica. Trapani terzo e Pescara quarto: quindi Cosmi con due pareggi va in A. Oddo è costretto a segnare almeno un gol e, visto il popò di attacco che si ritrova, non si preoccupa più di tanto. Il capocannoniere Lapadula è carico come una balestra, deciso a toccare quota 30 centri stagionali (27 in campionato, già 2 nei playoff) e motivato sia dalle voci di mercato che dalla rinuncia alla Coppa America «per lasciare il segno in questi playoff». Accanto a lui Oddo schiera una pattuglia di fastidiosissimi trequartisti che, tra assist al centravanti e tentativi personali, fanno venire il mal di testa a ogni difesa: le voci della vigilia dicono che saranno Benali e Caprari a partire titolari, ma in panchina ci sono anche Verde e Pasquato. E attenzione agli inserimenti dei mediani, che non badano solo a presidiare la difesa ma si lanciano spesso e volentieri negli spazi creati da Lapadula. Un’organizzazione perfetta e ben funzionante. Il problema è che stavolta di fronte ha un carrarmato.
MURO TRAPANI — Un portiere sicuro, tre difensori centrali come armadi, più cinque centrocampisti. Il Trapani è un muro che contro lo Spezia in due partite non ha preso gol e adesso affronta un Pescara che in semifinale di reti ne ha segnate 6. Cosmi non difende alto, preferisce abbassarsi chiudendosi a riccio davanti a Nicolas, respingendo tutto e tutti. Attenzione però: attirare Lapadula nella propria area è come invitare un ladro a casa, perché devi mettere in conto che dopo la cena almeno una forchetta sarà sparita. Un rischio? Certo, ma necessario se si vuole lasciare campo davanti per innescare i contropiedisti. Petkovic non è al meglio per un problema a un ginocchio, Citro idem per la pubalgia, quindi Cosmi tiene calde le alternative brasiliane di Coronado e De Cenco. Ma la prima preoccupazione sarà quella di non prenderle, eventualità che lo stesso Oddo non trascura. Di solito le partite di andata di questi playoff sono contratte. Successe anche al Pescara, un anno fa, col Bologna. Stavolta invece le semifinali sono state decise nel primo round. E stasera le finaliste cercheranno di fare il bis.
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