“Riteniamo che tra farsi fotografie e fare il Sindaco seriamente e concretamente ci sia una bella differenza. San Cataldo ha la necessità impellente di avere una svolta, un cambio di marcia, un cambiamento vero e radicale”. Di seguito il contenuto integrale del comunicato stampa.
Sono passati due anni dall’elezione a Sindaco di San Cataldo di Giampiero Modaffari e, dopo quasi metà mandato, è giunto il momento di tirare le somme.
Soffermandosi un momento sulle iniziative intraprese, ma anche parlando con i cittadini, girando per la Città, giungiamo a una conclusione: il nulla. In due anni questa Città è rimasta ferma, inerte, con gli stessi problemi, tanto sociali quanto di servizi, che ha vissuto nel passato.
Non è un caso che nell’articolo apparso qualche giorno fa, di autocelebrazione, si è detto che il Sindaco è il migliore possibile, ma non è stato riportato un solo esempio di iniziativa forte e rivoluzionaria apportata a San Cataldo.
Forse per loro è vero, il massimo possibile è stato fatto: tante foto, tanta apparenza, ma nessuna sostanza. Forse per loro questo è il massimo che possono offrire a San Cataldo, ma per noi no, riteniamo si possa e si debba fare di più, non possiamo pensare di arrenderci a una situazione economica, politica e sociale così disastrosa.
Partendo proprio da quest’ultima, San Cataldo dà ormai la sensazione di una Città che lentamente, ma neanche tanto, si sta assopendo. Aumentano i disoccupati e le difficoltà sociali; chiudono sempre più attività commerciali, in un Corso Sicilia ormai desolato e un centro storico silente; sempre più in difficoltà le aziende e le attività produttive che non sono state oggetto di una sola iniziativa concreta per il loro rilancio; e infine i giovani che ormai non si trovano più in Città, costretti a scappare per un’opportunità concreta di vivere una vita serena.
Non si può di certo dire che questa situazione sia colpa del Sindaco, ma è lui ad avere la piena responsabilità di intraprendere tutte le azioni possibili per limitare il degenerare di questa crisi sociale. E questo in due anni non è stato fatto.
Se qualcosa ancora si muove è soltanto grazie alle tantissime realtà sociali, fatte di sancataldesi che non si arrendono e lottano, spendendo tempo e denaro per ridare una speranza a questa Città. Sono associazioni, cooperative, aziende, genitori e maestre delle scuole, che nulla hanno a che fare con l’amministrazione, che continuano con coraggio a metterci la faccia. C’è chi ha avuto anche il coraggio di dire che anche questo è merito del Sindaco, umiliando ancor più chi disinteressatamente contribuisce a far sopravvivere San Cataldo.
Passando ai servizi, l’Amministrazione continua a non risolverne nessuno. Siamo ancora qui a discutere sempre delle stesse problematiche: Bilancio sempre più in profondo rosso, con disavanzo milionario; IPAB, nonostante le nomine per direttissima del Sindaco, che ha scelto suoi uomini fedeli, siamo in una situazione paradossale, senza ospiti e senza lavoro per i dipendenti; Rifiuti, la situazione è la stessa di sempre, riuscendo addirittura ad aumentare il costo totale del servizio e a investire 20 milioni di euro in un progetto avventuristico, lontano dalle migliori esperienze italiane e siciliane fondato sul “porta a porta”, che in altre città ha portato a un calo drastico della TARI; Trasparenza e partecipazione, non sono mai state così basse con nessun altro Sindaco sancataldese: nessun incontro pubblico sull’azione amministrativa, affidamenti diretti senza gara pubblica con i più improbabili motivi (come non ricordare l’improvviso aumento della chioma degli alberi con l’arrivo della primavera), nomine in enti pubblici in barba ai Codici Etici e bandi a lungo termine con scadenza cinque giorni, a dimostrazione della totale mancanza di programmazione; Tasse, sempre al massimo possibile.
L’elenco non finisce di certo qui, ma sarebbe troppo lungo.
Riteniamo che tra farsi fotografie e fare il Sindaco seriamente e concretamente ci sia una bella differenza. San Cataldo ha la necessità impellente di avere una svolta, un cambio di marcia, un cambiamento vero e radicale. E’ necessario avere un’idea di città nuova, puntare sui settori migliori del nostro territorio, a partire dalle eccellenze agricole, quelle culturali (anche sulla Settimana Santa è surreale il continuo cambiamento di scelte), quelle imprenditoriali.
Serve un Sindaco coraggioso, che non abbia paura di restare impantanato nelle beghe burocratiche, che sbatta i pugni con i poteri forti, a partire dalla Regione, che faccia scelte innovative e alternative per far rinascere la nostra Città. Insomma serve un Sindaco che faccia ciò che finora non si è avuta la forza e la volontà di fare.
Marco Andaloro Vice-segretario Pd San Cataldo
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FINALMENTE RISOLTI TANTI PROBLEMI BEN DOCUMENTATI SU FACEBOOK. OPERE, PROGETTI, SVILUPPO ECONOMICO, POLITICHE GIOVANILI, POLITICHE DI BILANCIO, IPAB RIATTIVATO, GIOVANI PARTE ATTIVA E INVECE PER L'OPPOSIZIONE SEMBRA NIENTE.
FORZA SAN CATALDO
MA DOVE VIVI SULLA LUNA. SU FACEBOOK LUI LE SCRIVE, LUI SE LA CANTA E LUI SE LA SONA. C'E' UNA GRANDE DIFFERENZA TRA I PROCLAMI QUOTIDIANI E LE COSE CONCRETE. HA RAGIONE MARCO: GIAMPY E' IL SINDACO DEL NULLA, DELL'EFFIMERO, DEI SELFI E DEI BLA, BLA, BLA. DOPO DUE ANNI, SOLO PER FARE QUALCHE ESEMPIO: IPAB CHIUSA, ALTRO CHE RILANCIATA, GARA RIFIUTI A ZERO, INTERESSI SU ANTICIPAZIONE DI TESORERIA STRATOSFERICI, CASA DELL'ACQUA FANTASMA, ETC,. ETC. ETC.