Roma capitale sarà governata dalla penta-stellata Raggi, utilizzando un verbo che non si addice al sindaco di una città, fosse pure Roma. Il compito di un sindaco non è quello di governare la città che gli elettori gli hanno affidato, bensì amministrare, tant’è che gli organi preposti vengono identificati come amministrazione comunale. Non è un dettaglio da poco, ma è inutile chiarire la differenza se non si possiede la capacità di distinguere. Il primo gradino del governare spetta alle Regioni, infatti chi è preposto viene chiamato governatore; nessun sindaco è mai stato appellato governatore.
Il fatto politico più grave è accaduto quando si è maturata la certezza dell’avvenuta elezione. La Raggi si è lasciata andare in affermazioni con frasi fatte, che mal si adeguavano al momento, come la scontatissima affermazione: Sarò il sindaco di tutti, frase che mi ha fatto accapponare la pelle, perché ha dimostrato l’assenza di un pugno di ferro e di capacità gestionale in un momento assai critico.
Avrei preferito che la Raggi esordisse nel suo mandato affermando: Nessuno si illuda, NON sarò il sindaco di tutti !, escludendo dalla cerchia Carminati e la banda della Magliana, i corruttori e i corrotti in servizio permanete effettivo, nonché i corruttibili in attesa paziente del proprio turno; le Municipalità sciolte per inquinamento mafioso; le Partecipate, diventate un bancomat da cui prelevare a mani basse; e tanti altri personaggi che oggi appaiono defilati, preferendo agire sotto-traccia
Sarà il sindaco anche di questa gentaglia ?
Manterrà la promessa, unica novità nei discorsi elettorali, di dotare la città eterna di una funivia che attraverserebbe i Fori Imperiali, con sosta al Colosseo, promenade sull’arco di trionfo, senza mancare di una puntatina all’estero con una scampagnata organizzata nei giardini vaticani (come guida vedrei bene il cardinale Bertone). Rimaniamo in trepidante attesa delle novità che inventerà Grillo e che la Raggi dovrà attuare, pena una multa che la ridurrebbe sul lastrico per il resto dei suoi giorni.
Rosario Amico Roxas