Da considerare che alla conclusione del mese di luglio, prima di chiudere i battenti per le consuete ferie, alle due cooperative costituite in Associazione di Imprese scade il contratto della gara di appalto, per cui i la lavoratori temono che l’ Ati lasci tutti a bocca asciutta come è successo in precedenza con un’ altra cooperativa. È quasi una costante che, guarda caso, si ripete con la gestione degli asili, dove si arriva e si parte senza tenere in minima il personale impegnato.
Il comune ente affidatario, omette la relativa sorveglianza consentendo ai titolari delle due imprese di perpetrare atti gestionali che mortificano la dignità dei lavoratori. Di recente nel corso di un incontro, con i rappresentanti delle due cooperative, il comune si era impegnato ad anticipare due mensilità, ma oggi nemmeno l’ombra di un quattrino all’orizzonte, che diventa sempre più buio per le operatrici. (di Salvatore Martorana, fonte gds.it)