Riceviamo e pubblichiamo: (di Calogero Schifano)
“ Marò a mare!!, si, fallo affondare!!! Dopo quattro anni e tre mesi di prigionia – per avere obbedito agli ordini – ora, il primo giorno di libertà, mutilata. E’ frustrante, per chi serve lo Stato, sentirsi definire “ bandierina “ – che sa di ballerina – da non esibire, da non far sfilare, perché farlo , non “ è sobrio e di poco stile”. Però il Soldato, giungendo in Patria il 28.5.2016, ha detto fiero: “ l’Italia ha un bel popolo “. Salvatore Girone, il fuciliere di marina, dopo più di quattro anni di umiliante detenzione, finalmente – per volere del destino – rientra in Italia, ma non è una vittoria, anche se non assomiglia ad una sconfitta. La famiglia giubila, gli uomini veri esultano, i fratelli in armi, anche se non è un eroe, “ presentano le armi “, ma Egli non si deve mostrare, non deve marciare in parata, non deve “ passare in rassegna “ gli italiani che, nel vederlo vivo – fiero e dignitoso, e pieno di medaglie al petto – avrebbero potuto, veramente, testimoniare, l’affetto sincero, ed un po’ di orgoglio nazionale. Il Marò, punito, non deve marciare, non è sobrio ! Dice il 28.5 un soldato ad altro, di altra Arma : “ è una realtà, il fratello Girone finalmente in Italia, libero, pronto a marciare “. E tutti lo vogliamo vedere. L’India gli avrebbe “ cinto la testa “ di alloro, Signor Presidente. Gli italiani onesti, quelli veri, sovrani e non di parte, quelli del sacrificio, quelli che fanno il loro dovere, quelli che non truffano, che si guadagnano il pane col sudore in fronte, che rischiano la vita, hanno bisogno di vedere i “ valori “, magari senza rendersene conto, cui ispirano il loro fare. Signor Presidente Renzi!! non si vergogni della parte “ migliore dell’Italia “- cosi dice – quando parla del salvamento di quei poveri cristi, portati a “ vita “ dagli uomini e donne delle varie Forze Armate, e volontari che operano a mare e sulla terra ferma . Con rispetto e stima glie lo dico. “ Orgoglioso per chi salva la vita a mare “, domenica 29.05.2016. Gli italiani non vogliono vedere in tribuna quelli che non fanno onore, e guardano, compiaciuti, il passaggio dei soldati in parata; quelli dei vitalizi immeritati; i corruttori ed i corrotti d’ogni genere; chi delinque in tutti i modi per fare danaro; gli sfruttatori senza scrupoli. Ma quelli come Girone, si. Signor Presidente, sii coerente come dice, non si scandalizzi di questi Uomini, favorisca il “sentire “ del “ bel popolo “ d’Italia, “quello del lavoro, dell’onestà “, dice Lei – e dell’onore, per fare festa “ Evitare le strumentalizzazioni, per stile e sobrietà della Nazione “, ancora il 29.5.2016, non facendolo marciare in parata il 2 giugno 2016, la “ festa degli italiani “. Mi fa tanto di rabbia, sentire di ciò. E’ scoraggiante, è avvilente per un soldato, che una volta in Patria, lo si tiene, ora, ancora “ prigioniero “ a casa, e non consentirgli un anelito di libertà, come una bandiera al vento. E’ come togliere i remi, o distruggere il motore ad un barcone pieno di immigranti, che lo scafista, senza scrupoli fa affondare, perché, tanto, i poveretti….., sono tutti morti. Bentornato in Patria, Salvatore. Mussomeli, martedì 31.5.2016 Calogero Schifano”