TRABIA – All’Eremo di San Felice gettate le basi per il nuovo piano di azione InFEA . A margine dei lavori liberati in natura un giovane “gheppio” e una splendida “poiana” delle Madonie dopo le cure ricevute dalla Lipu. La missione di Arpa Sicilia, Laboratorio Infea e IdiMed (Istituto per la promozione della Dieta Mediterranea): innovare l’educazione ambientale e fare cultura dell’alimentazione. Sergio Marino, Assessore del comune di Palermo: “Palermo deve essere nodo InFEA. Apriremo presto uno sportello”.
Il 2016 rappresenta un punto di svolta per InFEA, il laboratorio di Arpa Sicilia che da anni coltiva una delicatissima missione: quella di informare, formare ed educare alle buone pratiche ambientali.
Terminata la seconda programmazione con la conferenza regionale celebrata lo scorso mese di dicembre a Palermo, venerdì 3 e sabato 4 giugno, nell’incantevole contesto dell’Eremo di San Felice, sui promontori che dominano il golfo di Termini Imerese, si sono poste le basi per la terza programmazione.
Due i pilastri sui quali s’intende poggiare le attività del laboratorio: la prevenzione primaria e una corretta educazione alimentare con prodotti tipici del territorio e della biodiversità della Sicilia. La prevenzione primaria è una missione specifica di Arpa Sicilia: studiare, monitorare e promuovere le condizioni ambientali ottimali per prevenire l’insorgere di crisi che inevitabilmente si riversano sul sistema sanitario aggravandone i costi. Si pensi al monitoraggio della qualità dell’aria o delle acque e alla capillare attività di informazione ed educazione ambientale, che attraverso InFEA si realizza nel territorio regionale per prevenire e disincentivare comportamenti e pratiche inquinati che danneggiano l’ecosistema.
Ampio spazio anche alla “cultura dell’alimentazione” con la stretta collaborazione fra Arpa Sicilia, Laboratorio InFEA e IdiMed (Istituto per la promozione della Dieta Mediterranea), attraverso la valorizzazione dell’ambiente animale e vegetale della Sicilia, tramite la promozione delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole dell’Isola, che rappresentano non solo un valore economico per i produttori, ma anche una straordinaria riserva di benessere per l’ecosistema e per la comunità locali. Tra gli obiettivi dell’incontro “in natura” anche quello di “fare rete” tra imprese ed esperti del settore, al fine di realizzare una nuova programmazione comune e condivisa in grado di coinvolgere nuovi partner e le istituzioni pubbliche. Proprio per questo, tra gli interventi delle personalità civili del territorio, quello degli amministratori Leonardo Ortolano, sindaco di Trabia, Antonio Rini, primo cittadino di Ventimiglia di Sicilia e dell’assessore all’Ambiente del comune di Palermo, Sergio Marino, in rappresentanza del Sindaco, Leoluca Orlando.
“ Il venir meno delle Province e la crisi del sistema dei Parchi e delle Riserve, ci impone di ripensare ed innovare il sistema dei Nodi di InFEA, cioè dei punti di aggregazione e promozione territoriali – afferma il responsabile regionale Calogero Di Chiara, dirigente ARPA – Non c’è dubbio che ora la nostra attenzione si rivolge ai privati, alle associazioni ambientaliste, ai centri di educazione ambientale, ma anche ai centri di aggregazione culturale, le scuole, le università. Solo mettendo a sistema queste realtà possiamo pensare di vincere la battaglia per la tutela dell’ambiente. ”
“ Credo che realizzare una cabina di regia fra chi fa rispetto ambientale e chi promuove la dieta del mediterraneo rappresenti oggi la strada maestra per un’autentica inversione di tendenza – afferma Bartolo Fazio, consigliere delegato di IdiMed – proprio per questo con Arpa Sicilia, Infea e le istituzioni territoriali intenendiamo continuare il percorso che unisce la tutela dell’ambiente e la promozione del territorio, con la cultura dell’alimentazione e della eccellenze agroalimentari della Sicilia, unica vera risorsa di sviluppo sostenibile ed economico per l’Isola ”.
“ In 50 anni abbiamo causato all’ambiente che ci circonda molto più danno di quello che si era fatto nei millenni precedenti, si pensi solo alle emissioni di Co2 – afferma il direttore di Arpa Sicilia Francesco Licata di Baucina – Ognuno ora è chiamato a fare la sua parte, ed i paesi più industrializzati devono fare ancora di più per abbandonare sistemi produttivi non più sostenibili. Arpa svolge in questo ambito un ruolo strategico per la Sicilia, il riconoscimento ottenuto dal ministero della salute come ente di valore sanitario ci consente di spingere ancora di più su questa direzione, consapevoli che solo una corretta e diffusa prevenzione primaria può salvare il pianeta. Noi faremo la nostra parte ”.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte anche gli esperti Aurelio Angelini e Rosario Schicchi, autore del libro “Verdure spontanee di Sicilia” è stato annunciato da parte dell’assessore Sergio Marino, l’attivazione di uno sportello InFEA in nel capoluogo: “ Palermo, con il suo mare, le sue coste, i suoi parchi e le riserve naturali che la circondano non può non far parte integrante della nuova programmazione InFEA, per questo apriremo a breve uno sportello per rendere anche la nostra città Nodo del sistema regionale di Informazione ed educazione ambientale .”
A margine dei lavori, la degustazione a base di prodotti tipici del territorio a cura degli allievi dell’Istituto alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo, ma anche il suggestivo momento della liberazione in natura di un giovane “gheppio” delle Madonie e di una splendida “poiana” (in allegato il video), dopo le cure ricevute nel centro di recupero della fauna selvatica Lipu di Ficuzza (Pa). Un momento di forte emozione per tutti i presenti, utile a rafforzare quel sentimento di appartenenza ad un ecosistema in pericolo, che ha bisogno dell’opera dell’uomo per essere tratto in salvo.