ENNA – Tangenti, estorsioni, abuso d’ufficio e riciclaggio. Ventisette i denunciati dalla Guardia di finanza a Troina, nell’Ennese. Cui si aggiungono altri sette complici che hanno permesso di ‘nascondere’ i profitti delle tangenti e ancora ulteriori 27 per ostacolo alle indagini. Sessantuno, dunque, complessivamente gli indagati nella maxi operazione. La Tenenza delle fiamme gialle di Nicosia ha ricostruito i flussi finanziari riconducibili a un funzionario direttivo dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Catania e a numerosi soggetti troinesi a lui contigui. Due di questi, preposti all’assistenza delle aziende agricole richiedenti l’accesso ai contributi comunitari in agricoltura, sono ritenuti responsabili dei reati di concussione, estorsione ed autoriciclaggio. Mazzette quantificate in circa 257.500 euro e ottenute convincendo gli imprenditori della necessita’ di dovere pagare somme aggiuntive per accedere ai contributi comunitari. I titoli di credito, privi di intestazione, venivano consegnati dai titolari delle aziende agricole e su conti correnti o libretti postali intestati a parenti e soggetti vicini al funzionario: pertanto, i finanzieri del Comando provinciale di Enna, hanno denunciato anche ulteriori sette soggetti per riciclaggio.
Con la complicita’ di una sua assistente, inoltre, il funzionario procedeva al reimpiego nonche’ al trasferimento in attivita’ economiche e finanziarie o imprenditoriali del denaro, compreso il pagamento di forniture per la costruzione di una villa risultata, tra l’altro, abusiva e posta sotto sequestro nei mesi precedenti dal valore di 200.000 euro. Tra i dati dell’operazione l’omerta’ delle aziende agricole vittime, molto restie a fornire agli inquirenti informazioni. Per tale circostanza, i finanzieri hanno segnalato ulteriori ventisette imprenditori agricoli per ostacolo alle indagini. Altri pero’ hanno collaborato. Complessivamente, nel corso delle attivita’ di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno sottoposto ad accurata ricognizione contributi comunitari in agricoltura per un ammontare complessivo di 2.182.000 di euro denunciando 27 persone alla procura di Enna per reati che variano dalla concussione, all’estorsione, al riciclaggio, al favoreggiamento personale ed all’autoriciclaggio, consistente nell’attivita’ di occultamento dei proventi quantificati in 330.000 euro. “Il contrasto al riciclaggio – spiegano i finanzieri – ha consentito ai finanzieri di Nicosia di reprimere un massiccio fenomeno di inquinamento del circuito legale dell’economia troinese, con conseguente alterazione delle condizioni di concorrenza e compromissione della corretta allocazione e distribuzione di risorse pubbliche. Di fondamentale importanza e’ stato il monitoraggio dei flussi finanziari”.