Il seminario e’ servito anche a fare il punto sulle politiche di aiuto avviate dal ministero dell’Ambiente in ambito internazionale per aiutare le pmi che operano nei settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. A tal proposito, il direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, Francesco La Camera, ha ricordato come il ministero dell’Ambiente abbia gia’ siglato in tutto circa 20 accordi di cooperazione internazionale con 30 Paesi in tutto il mondo incentrati su quattro ambiti in particolare: la tutela delle risorse idriche, la tutela del suolo, la gestione dei rifiuti e la decarbonizzazione e la qualita’ dell’aria. In Africa ad esempio, ha spiegato La Camera, sono sei gli accordi gia’ siglati con Algeria, Botswana, Ghana, Lesotho, Marocco e Tunisia; sono invece in corso di negoziazione accordi di cooperazione in materia ambientale anche con Etiopia, Gibuti, Mozambico, Namibia, Somalia, Sudafrica e Swaziland. “L’attivita’ svolta sin qui dalla Commissione Ambiente – ha detto in chiusura il presidente della commissione Ambiente e Territorio del Senato, Giuseppe Marinello – ha trattato, approfondendoli, molti temi inseriti nel cosiddetto ‘collegato ambientale’ e contenuti anche nei dati acquisiti, mediante consultazione pubblica, sul pacchetto ‘economia circolare’, presentati in Senato lo scorso 17 maggio. Nell’ambito della Consultazione si sono svolte 21 audizioni informali in ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, mentre 30 sono stati i portatori di interesse che hanno risposto ai questionari, 17 sono le memorie depositate in audizione e 8 i documenti trasmessi, per un totale di 55 contributi, tra cui quello di una start up siciliana, la Green Rail, selezionata tra le dieci start up piu’ innovative. La consultazione pubblica promossa dal Senato e’ stata apprezzata quale best practice dagli altri Parlamenti dell’Unione europea e in termini lusinghieri si e’ espresso anche il Commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vella. Cio’ a dimostrazione della capacita’ della buona politica di generare meccanismi virtuosi di rappresentativita’. Insomma, una prima prova brillantemente superata. Ora la partita si spostera’ a Bruxelles”. Al seminario hanno partecipato anche Paolo Di Marco, referente Sicilia Simest, e Fabrizio Ferrari, responsabile Sicilia di Sace.