CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.
Restiamo senza parole nel venire a conoscenza della condanna di pagamento inflitta al Comitato di quartiere “Cristo Re” per un fatto avvenuto nel giugno 2011. Incontri, dibattiti, manifestazioni sportive, raccolte firme, pulizia del quartiere, momenti d’incontro e condivisione, segnalazioni, ecc. Tutti conosciamo l’eccezionale attività che il Comitato di quartiere Cristo Re, come tanti altri Comitati, svolge settimanalmente dentro e fuori il quartiere, a volte anche fuori San Cataldo. Senza entrare nel merito dei fatti, che non conosciamo, e senza voler sminuire l’attività svolta dall’organo istituzionale che ha emesso la sentenza, ci facciamo una domanda: può un’associazione senza scopo di lucro, che giornalmente lotta per coprire le inevitabili spese che la propria attività di mero volontariato richiede, caricarsi di tutti i rischi derivanti da tale attività? La risposta è ovviamente scontata ed auspichiamo che in seguito a questa brutta vicenda le istituzioni, di San Cataldo ed anche di Caltanissetta, trovino una soluzione per evitare che fatti come questo possano ripetersi. Manifestiamo la nostra solidarietà al Presidente Peda ed a tutto il Comitato “Cristo Re” e ci rendiamo disponibili a dare il nostro, se pur piccolo, contributo affinché la questione possa chiudersi definitivamente. Auspichiamo infine che in tanti facciano altrettanto perché si realizzino concretamente, ancora una volta, le parole del Beato Padre Pino Puglisi che spesso utilizziamo come motto della nostra attività: “e se ognuno fa qualcosa, allora molto si può fare…”.
Caltanissetta, Il Comitato di quartiere “San Luca”