Il 40 per cento degli studenti italiani trascorre piu’ di 4 ore al giono a navigare su Internet e a utilizzare lo smartphone. E 3 ragazzi su 10 esprimono giudizi non contrari al bullismo. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal progetto “Gap – Giovani alla prova”, i cui risultati saranno illustrati a Roma il prossimo lunedi’, presso la Regione Lazio. Se si guarda alla sfera delle relazioni amicali, i luoghi privilegiati per tessere rapporti interpersonali rimangono la piazza o la strada (63 per cento), soprattutto per chi abita fuori citta’, ma l’indagine conferma che nel tempo libero la navigazione in internet e l’uso di smartphone o altri device e’ l’attivita’ piu’ gettonata, seguita da ascolto di musica, pratica sportiva e – con percentuali minime – apprendimento di uno strumento musicale (3 ragazzi su 100), frequentazione di musei, mostre e teatro (2 per cento), attivita’ di volontariato, informazione e socio-politiche (1 per cento). E’ stata poi rilevata la percezione dei comportamenti a rischio. “Il consumo di vino e birra oggi e’ pienamente parte della cultura giovanile ed e’ ritenuto una ‘scelta personale che va rispettata’ da 6 studenti su 10, ma 4 su 10 approvano anche quello di superalcolici, hashish e marijuana”, ha detto Antonio Tintori dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr), responsabile del progetto. “Le droghe cosiddette ‘pesanti’ – ha continuato – godono di minore consenso, ma le percentuali non sono insignificanti: l’uso dell”eroina, ad esempio, e’ approvato dall’8 per cento e il 15 per cento non si espone, ritenendo che solo conoscendo la situazione specifica si possa dire se la scelta e’ rispettabile o stigmatizzabile, quota che sale al 16 per cento e 19 per cento rispettivamente per acidi-droghe sintetiche e cocaina”. Un basso livello di condanna tocca anche i fenomeni di devianza: i maschi, e gli stranieri, in particolare, esprimono giudizi non contrari al bullismo (il 31 per cento dei maschi contro il 21 per cento delle femmine; il 31 per cento degli stranieri contro il 26 per cento degli italiani). Il sexting e la dating violence (molestie di vario genere) sono tollerati addirittura dal 50 per cento dei maschi. Il razzismo e’ piu’ presente tra i giovani italiani, mentre anche l’omofobia e il sessismo sono giudicati meno gravi dai maschi.