“Siamo la prima regione ad aver ottenuto il riconoscimento dell’Igp Sicilia dell’olio”, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, “la nostra Isola e’ diventata apripista per le altre regioni che sono in attesa, come la Calabria. Questo riconoscimento non e’ una medaglia, ma un impegno che in qualche modo ci spinge a investire ancora di piu’. Sul fronte Piano di sviluppo rurale abbiamo gia’ pubblicato altri due bandi tra ieri e oggi”. L’obiettivo secondo Cracolici e’ premiare chi lavora privilegiando la qualita’ perche’ il futuro e’ rappresentato “dalla sicurezza alimentare, il biologico e il brand Sicilia. Tutto cio’ ci spinge a migliorare la nostra produzione. Al momento siamo terzi produttori di olio e ottavi nell’imbottigliarlo -aggiunge- questo la dice lunga sulla dicotomia che separa la nostra Isola dal resto dell’Italia”. Per il presidente del comitato Igp Olio Sicilia, Maurizio Lunetta, il percorso Igp e’ stato possibile grazie al lavoro di gruppo fatto dall’assessorato, il comitato, l’istituto Vite e olio e le organizzazioni professionali. “Ci sono nella regione poche aziende strutturate e pronte all’internazionalizzazione -spiega- e l’Igp portera’ sicuramente a un rilancio. Le aziende piu’ grosse utilizzeranno l’Igp Sicilia, trainando anche le altre. Il marchio ci permette di avere una riconoscibilita’ e uscire dal l’anonimato. L’olio sara’ prodotto, molito e imbottigliato in Sicilia. Questo e’ un grande vantaggio -conclude- che ci permette di chiudere la filiera e migliorare la tracciabilita'”.