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Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Redazione

Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Lun, 23/05/2016 - 00:01

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Padre CallariIL  TESORO   TROVATO    e/o    DA  TROVARE  !!        non siamo cercatori di oro ma cercatori della verità. Questo è il nostro tesoro. Bisogna confessare che ciò è difficile  specialmente  se vogliamo applicare  questa affermazione alla ”conoscenza della verità” su Dio  e, specificatamente, sulla Trinità.

Questo è il mistero che celebriamo  in questa domenica : il mistero fondamentale della nostra fede. Forse  è più utile, nell’immediato, evitare  di volerne studiare l’aspetto  strettamente teologico e contentarci di vederne dei risvolti concreti, comprensibili e fonte di  efficaci suggerimenti pratici , ma essenziali,  per la vita cristiana. Con la liturgia diciamo : “ Quanto hai rivelato, o Padre, della tua gloria, lo affermiamo anche del tuo figlio e dello Spirito Santo”. Questa è la nostra fede e, con questa certezza, da qui ci muoviamo per “pensare” la verità di Dio Trinità. Senza pretese di indagare o tentare di penetrare nella “ imperscrutabilità della vita intima di Dio” Dice un autore moderno : “ Non facciamoci troppe domande su Dio; eviteremo di darci delle risposte sbagliate” Scegliamo un tramite, forse ritenuto di secondaria importanza, ma esistenzialmente  più suggestivo e più accattivante, quello della  “via della poesia”. Che , per altro, richiama alla Scrittura dell’A.T.  che si contentava di gustare il “Mistero di Dio “  “vedendolo” nella sua opera creatrice : “ O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra “ ( Salmo 8 )  E il poeta dice : “ Ovunque il guardo giro, immenso Dio ti vedo * nell’opre tue ti ammiro, ti riconosco in me”. Dio “ è dimostrato”  nelle sue opere, l’universo, il creato, e nella presenza misteriosa ed amabile  che si scorge dentro di noi . Un ateo dei nostri tempi dice : “ Io non credo, ma quando arrivo  all’impatto con la natura, “ la mia non fede” vacilla.  Tenerissimi, poi, i versi di A. Aleardi  che volendo “sapere” chi è Dio, volge lo sguardo in alto: dite, o luci belle, cosa è Dio ?  Ordine mi rispondono le stelle ! E  guardando, a primavera, i prati in fiori… ditemi… cosa è  Dio ? Bellezza mi rispondono  quei fiori ! E infine, quando vede scintillare dinanzi a lui, nel candore dell’innocenza, lo sguardo umano :  dimmi, o messagger del core …e la pupilla mi risponde Amore ! “

S.Agostino, confessava, umilmente : “ Io ti cercavo, o Dio fuori di me, e tu eri nell’intimo del mio spirito.” La migliore via per conoscere Dio è, non farsi domande, ma umilmente cercarlo ed essere felici di essere “dominati” dal desiderio di trovarlo, con la misteriosa certezza che Egli c’è, e che è Amore. Come avendo in mano uno scrigno prezioso nel quale è il tesoro ma non si riesce ad aprire, però si ha la certezza e la gioia che “dentro”  ( dentro il mistero )  c’è “il tesoro “  ( La Verità) che è Dio, col quale dovremmo stabilire una comunione “intima ed esperienziale”, nella vita di ogni giorno. Dio ci ama, Dio ci redime, Dio ci santifica : è  l’azione della SS. Trinità!, Padre, Figlio e Spirito Santo !