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Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Redazione

Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)

Lun, 09/05/2016 - 00:01

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Padre CallariE’   BELLO  NON   RESTARE   DELUSI  !  chi non ha mai provato qualche delusione  ? Quante volte si sente una amarissima espressione che stigmatizza un fallimento  come  “ cocente delusione “ ?  Si tratta , in questi casi, di situazioni, “consumate”  in uno scompartimento  esistenziale cui è  estranea, certamente, la dimensione cristiana più genuina e più  rigogliosa nell’intimo dello spirito.  La parola di Dio, invece, risuona deliziosamente consolatrice e categorica : “ la speranza non delude” . Ovviamente non quella che ha per oggetto e provenienza “ una componente  umana”.  Ragionando con S. Paolo, è d’obbligo specificare : “ di quale speranza stiamo parlando “?  E, quasi per dare un contributo alla comprensione, ci sostiene  l’augurio dell’Apostolo che recita : “ possa Egli illuminare gli  occhi della vostra mente  per fari comprendere a quale speranza vi ha chiamati”. E, come raccogliendo un … assist  ( un passaggio, un lancio assai preciso) “ di intenso sapore biblico” e teologico, lanciato da Gesù, che ha assicurato “ lo Spirito Santo vi insegnerà molte cose, oltre quelle  che vi ho detto io, e ve le farà  ricordare tutte: dice “:  il Signore vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui “ . E’ con fortissimo desiderio che, allora, vogliamo conoscere e comprendere il mistero dell’Ascensione di Gesù al cielo che è mistero di speranza, quella speranza che è il sostegno della nostra vita cristiana, cioè, “ raggiungere il nostro Salvatore  Gesù che è nella gloria e siede alla destra del Padre. Così si è compiuto il mistero di Gesù, nella gloriosa esaltazione, voluta dal Padre a coronamento delle dolorose vicende della Passione e della Morte in croce. E’ un momento di grande”chiarificazione”: se Gesù è l’uomo che ha potuto soffrire e morire, perché “rivestito di natura umana”, è anche Dio, che vince la morte”spogliandosi” ora della presenza umana, per vivere quella divina. E’ festa di “gratificazione” per Gesù e anche per noi,  che “ in spe” , cioè nella speranza potremo godere con lui nella dimora “ dove ci ha preceduti, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e  primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”. Questa  è la speranza  che non delude ! perché è l’attesa  di “ un risultato certo” la dimora  cui aspiriamo “ è certa”, il trattamento di Dio, nella misericordia, nell’amore e nel perdono “è certo”, perché Dio è fedele  e compirà in noi  ciò  che ha compiuto in Cristo”. Rimane, forse, un “piccolo dubbio” o un “piccolo problema” da risolvere.! Ci ricorda Gesù : “ Io vado a prepararvi un posto… se voi ascolterete la mia parola, se osserverete i miei comandamenti, se vi amerete gli uni gli altri, se saprete perdonarvi fino a settanta volte sette …”. E allora sarete là dove sono io .. “.!