E’ BELLO NON RESTARE DELUSI ! chi non ha mai provato qualche delusione ? Quante volte si sente una amarissima espressione che stigmatizza un fallimento come “ cocente delusione “ ? Si tratta , in questi casi, di situazioni, “consumate” in uno scompartimento esistenziale cui è estranea, certamente, la dimensione cristiana più genuina e più rigogliosa nell’intimo dello spirito. La parola di Dio, invece, risuona deliziosamente consolatrice e categorica : “ la speranza non delude” . Ovviamente non quella che ha per oggetto e provenienza “ una componente umana”. Ragionando con S. Paolo, è d’obbligo specificare : “ di quale speranza stiamo parlando “? E, quasi per dare un contributo alla comprensione, ci sostiene l’augurio dell’Apostolo che recita : “ possa Egli illuminare gli occhi della vostra mente per fari comprendere a quale speranza vi ha chiamati”. E, come raccogliendo un … assist ( un passaggio, un lancio assai preciso) “ di intenso sapore biblico” e teologico, lanciato da Gesù, che ha assicurato “ lo Spirito Santo vi insegnerà molte cose, oltre quelle che vi ho detto io, e ve le farà ricordare tutte: dice “: il Signore vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui “ . E’ con fortissimo desiderio che, allora, vogliamo conoscere e comprendere il mistero dell’Ascensione di Gesù al cielo che è mistero di speranza, quella speranza che è il sostegno della nostra vita cristiana, cioè, “ raggiungere il nostro Salvatore Gesù che è nella gloria e siede alla destra del Padre. Così si è compiuto il mistero di Gesù, nella gloriosa esaltazione, voluta dal Padre a coronamento delle dolorose vicende della Passione e della Morte in croce. E’ un momento di grande”chiarificazione”: se Gesù è l’uomo che ha potuto soffrire e morire, perché “rivestito di natura umana”, è anche Dio, che vince la morte”spogliandosi” ora della presenza umana, per vivere quella divina. E’ festa di “gratificazione” per Gesù e anche per noi, che “ in spe” , cioè nella speranza potremo godere con lui nella dimora “ dove ci ha preceduti, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”. Questa è la speranza che non delude ! perché è l’attesa di “ un risultato certo” la dimora cui aspiriamo “ è certa”, il trattamento di Dio, nella misericordia, nell’amore e nel perdono “è certo”, perché Dio è fedele e compirà in noi ciò che ha compiuto in Cristo”. Rimane, forse, un “piccolo dubbio” o un “piccolo problema” da risolvere.! Ci ricorda Gesù : “ Io vado a prepararvi un posto… se voi ascolterete la mia parola, se osserverete i miei comandamenti, se vi amerete gli uni gli altri, se saprete perdonarvi fino a settanta volte sette …”. E allora sarete là dove sono io .. “.!
Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)
Lun, 09/05/2016 - 00:01
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